REDAZIONE REGGIO EMILIA

Il botanico Pellini: "Verde pubblico?. È diminuito"

L’analisi dell’esperto: "Bisogna saper leggere i dati. E ora toglieranno anche il bosco di Ospizio".

Il professore ed esperto di botanica Ugo Pellini, mentre abbraccia un albero centenario

Il professore ed esperto di botanica Ugo Pellini, mentre abbraccia un albero centenario

L’indagine sull’Ecosistema urbano 2024 di Legambiente, in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore sui 106 capoluoghi di provincia, ha stabilito che Reggio Emilia è la città più "verde" d’Italia. Ci compiacciamo di questo risultato, ma il termine utilizzato è una semplificazione giornalistica; questi dati statistici non si riferiscono solo alle piante, ma tengono conto di venti indicatori distribuiti in sei aree tematiche (aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia). Due soli sono i valori che riguardano il verde in senso stretto: i metri quadrati di verde pubblico per abitante e gli alberi ogni 100 abitanti. Se li analizziamo però con attenzione scopriamo che i 58,1 metri quadrati per abitante, nascondono una realtà, dal punto di vista ambientale, non sempre positiva: buona parte di questo verde pubblico è stato acquisito dal Comune come area di cessione in cambio di diritti edificatori su terreni privati (nel 1994 erano 11,2 i metri quadrati di verde pubblico per abitante).

A Reggio il ’consumo di suolo’ in questi trenta anni è stato elevato, ma ciò non risulta strettamente abbinato all’aumento del verde pubblico; dove originariamente c’era un prato di proprietà privata sono sorti tanti edifici con spesso annesso un parco pubblico. Il verde in generale non è aumentato, ma nettamente diminuito; stanti così le cose non vogliamo un altro aumento di verde pubblico se ciò deve avvenire a scapito dell’eliminazione del Bosco di Ospizio. Anche i 60 alberi per abitante dichiarati sono un valore che deve essere analizzato bene: i 102mila alberi non sono stati censiti singolarmente, ma ottenuti da una stima statistica generale visto che non è stato mai effettuato un censimento ufficiale; comprendono ad esempio anche le migliaia di alberi e arbusti presenti al campovolo o alle Acque Chiare a prescindere dal loro stato di salute e dalle dimensioni.

Ugo Pellini

(botanico)