Il crimine a Reggio cresce, in tutti i suoi aspetti, ma i carabinieri fanno sentire la loro presenza sul territorio: per numeri, interventi e azioni incisive, alcune giunte anche alla ribalta nazionale. Emerge tutto questo dall’annuale rapporto dell’Arma dedicato all’operato sul territorio reggiano. Rispetto al 2023 sono oltre 2mila in più i reati commessi: 16.875 contro 14.649.
Spiccano le truffe, circa 1.640 le denunce, i crimini legati allo spaccio e al consumo di droga (+25%) quelli minorili, con 142 denunce per risse tra bande di adolescenti o aggressione a minori (+35%). Infine, ma non per gravità, il dramma della violenza di genere. Delle 160mila chiamate giunte nel 2024 al 112, mediamente 400 al giorno, ben 2654 hanno riguardato liti tra le mura domestiche, o in strada o tra vicini. Un fenomeno allarmante a cui gli uomini della Benemerita hanno concretamente risposto grazie anche alle norme previste dal ’Codice Rosso’.
Nello specifico sono state quasi 300 le persone arrestate e denunciate per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, 262 quelle per lesioni personali; 58 le denunce per percosse, 112 per minacce. Per fronteggiare tutte le situazioni criminogene i carabinieri hanno messo in campo circa 21mila servizi di pattuglia e perlustrazione, che hanno visto l’impiego complessivo di oltre 41mila militari; 1.454 inoltre i servizi di ordine pubblico.
Sono state identificate, nel corso del 2024, 86.514 persone, e controllati 65.681 veicoli. Attività di indagine che ha condotto a 271 arresti per vari delitti e alla denuncia di 2839 persone per molteplici reati. Responsabili, tra le altre cose, di 60 rapine, 362 furti, 458 truffe, 113 reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti (che hanno portato al sequestro di 54 chili di cocaina, quantità decisamente ingente) 24 estorsioni, 39 violenze sessuali.
Intensa anche l’attività in tema di sicurezza stradale. I militari dell’Arma sono intervenuti su quasi 400 sinistri arrestando un soggetto per omicidio stradale e denunciando 5 persone in stato di libertà per lesioni personali gravi e gravissime; 114 i conducenti fermati per guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di droghe; 114 le patenti ritirate, 112 i veicoli sequestrati.
Nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata corso Cairoli rileva l’importante collaborazione data nell’operazione Sahel, coordinata dalla procura di Crotone, che ha visto coinvolti pure elementi dimoranti alle nostre latitudini, facendo emergere episodi estorsivi e un importante traffico di droga. Fiore all’occhiello dell’Arma è stata poi l’operazione ’Minefield’, che ha portato a 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere e ad altre misure minori, facendo emergere operazioni di infiltrazione nel tessuto economico regionale e nazionale ad opera degli indagati, portando a scoprire importanti reati tributari.
Fortissima, anche per l’importanza morale della stessa, l’attività per contrastare le truffe agli anziani. Grazie all’opera di sensibilizzazione e agli inviti a diffidare degli estranei l’Arma considera "molto soddisfacenti i risultati ottenuti", in particolare le cinquanta truffe sventate. A testimoniare l’efficacia del "fronte preventivo costruito per arginare questo spregevole reato".
Nel corso del 2024, innumerevoli anche gli inseguimenti operati dai carabinieri reggiani nei confronti di malviventi sorpresi a rubare: ingente la refurtiva recuperata, il cui valore stimato è di oltre un milione di euro. L’anno che sta per finire ha visto anche un ottimo lavoro da parte dei carabinieri forestali, in particolare le indagini finalizzate a contrastare le condotte illecite sui rifiuti.
Da registrare, in conclusione, le novità dell’organico in servizio a Reggio. Non solo l’arrivo del nuovo comandante provinciale, il colonnello Orlando Hiromi Narducci, ma anche l’arrivo del tenente Gloria Salvati al comando del nucleo Radiomobile e di 30 nuovi carabinieri, con una discreta quota di personale femminile che sarà impiegata con priorità nei reati da "codice rosso".