E’ agli arresti domiciliari dopo 7 mesi di carcere; ha iniziato, per quanto gli è possibile, a risarcire le vittime dei suoi comportamenti, e il 19 giugno andrà a giudizio abbreviato, che comporta lo sconto di pena di un terzo. Salvatore Rizzo è l’autore materiale delle due rapine, una alla tabaccheria, l’altra al benzinaio Achille Molinaro, che gettarono nel terrore Veggia alla fine dell’estate del 2022. Il 28enne, arrestato con le accuse di lesioni gravissime, rapina aggravata, detenzione e porto illegale di munizioni, nonché simulazione di reato, per quanto riguarda la rapina al benzinaio, difeso dall’avvocato Andrea Mazzacani del foro di Reggio, ha dato più volte prova di pentimento. Il Gup, Luca Ramponi, ha disposto il passaggio ai domiciliari in virtù di "una confessione immediata, della collaborazione data durante le indagini, e della resipiscenza mostrata con parziali pagamenti rateali a risarcimento danno quantomeno patrimoniale cagionato alle vittime".
lo ha fatto in toto nei confronti del titolare della tabaccheria e per circa 2 mila euro nei confronti del 53enne Molinaro, ancora oggi in stampelle. Assieme a lui, il 19 giugno, vi sarà anche uno dei suoi ‘complici’: l’uomo che era in auto ad attenderlo, la sera della rapina al benzinaio, oggi ai domiciliari.
L’avvocato Enrico Fontana di Modena, ha condizionato l’abbreviato a una documentazione medica che certificherebbe lo stato di instabilità psicologica del suo assistito. Per gli altri due soggetti coinvolti, un 21enne che sarebbe stato alla guida della motocicletta con cui Rizzo si è dato alla fuga dopo il colpo alla tabaccheria e l’ex fidanzata 26enne (entrambi ai domiciliari), è iniziato il rito ordinario. Davanti al collegio formato dalla presidente Cristina Beretti, a latere Giovanni Ghini e Silvia Semprini, gli avvocati difensori, Luca Andrea Brezigar per il 21enne e la collega Antonella Corrente per la 26enne, hanno sollevato alcune eccezioni di natura procedimentale su cui la corte si esprimerà nell’udienza del 28 giugno.
Nicola Bonafini