REDAZIONE REGGIO EMILIA

Ieri sciopero alla Interpump e Immergas

In provincia di Reggio sono stati ieri gli operai della Interpump di Calerno e della Immergas di Lentigione ad inaugurare...

In provincia di Reggio sono stati ieri gli operai della Interpump di Calerno e della Immergas di Lentigione ad inaugurare...

In provincia di Reggio sono stati ieri gli operai della Interpump di Calerno e della Immergas di Lentigione ad inaugurare...

In provincia di Reggio sono stati ieri gli operai della Interpump di Calerno e della Immergas di Lentigione ad inaugurare la nuova tornata del 2025 di scioperi a sorpresa nelle aziende metalmeccaniche della provincia, per chiedere il rinnovo del contratto nazionale. I lavoratori, dopo aver incrociato le braccia, si sono riuniti nei rispettivi piazzali davanti alle fabbriche, chiedendo ai manager di esercitare un ruolo “costruttivo” nella vertenza per il contratto.

La trattativa si è interrotta il 12 novembre dell’anno scorso, dopo che Federmeccanica ha presentato una proposta di rinnovo, alternativa alla piattaforma votata dai lavoratori, che per i sindacati avrebbe prodotto "un peggioramento delle condizioni normative e salariali oggi esistenti". Le sigle provinciali delle ’tute blu’, Fim-Fiom-Uilm, avvisano quindi: "Gli scioperi continueranno anche nelle prossime settimane perché c’è la volontà di ottenere un contratto migliorativo".

Le parti sociali osservano inoltre che quest’anno il periodo natalizio ha visto la chiusura delle aziende per tre o quattro settimane, mentre in passato la produzione si fermava solo nelle giornate tra la vigilia di Natale e Capodanno. Segno che "la crisi sta picchiando duro sulle nostre imprese, molte delle quali però riusciranno a fine anno a presentare in ogni caso bilanci in attivo, mentre i bilanci familiari delle famiglie metalmeccaniche sono tutti in rosso, a causa della perdita di migliaia di euro di stipendi dovuti alla cassa integrazione", sottolineano i segretari provinciali di Fim-Fiom-Uilm, Alessandro Bonfatti, Simone Vecchi e Jacopo Scialla. Anche gli industriali reggiani, dunque, non possono per i segretari "dimenticare l’andamento degli utili degli ultimi anni e tenerne conto nel contratto nazionale".