REDAZIONE REGGIO EMILIA

"I tuoi insegnamenti ci spronano a lottare"

La lettera di Ermete Fiaccadori, presidente Anpi provinciale: "Diremo sempre la verità, anche quella più scomoda".

"I tuoi insegnamenti ci spronano a lottare"

Ermete Fiaccadori, presidente provinciale Anpi succeduto a Giacomo Notari nel 2016. Il partigiano Willy fu presidente dal 2002 al 2016.

"Sono succeduto a Giacomo Notari nella primavera del 2016, come presidente Anpi provinciale. Purtroppo, per ragioni di salute, non potrò presenziare al funerale per cui volevo dargli il mio estremo saluto con queste poche righe". Così inizia la lettera inviata da Ermete Fiaccadori, in ricordo del partigiano Willy, venuto a mancare mercoledì.

Degli anni della presidenza di Notari (dal 2002 al 2016, ndr) Fiaccadori mette in risalto la "la costruzione nel 2010 della scuola a Seilat in Palestina già martoriata allora dall’azione delle truppe israeliane che presidiavano in armi tutta la Cisgiordania". Senza contare che Notari ebbe "parte attiva del 14° Congresso nazionale dell’Anpi, nel quale fu decisa una modifica statutaria per consentire anche ai non combattenti di iscriversi all’associazione". Una scelta ricordata con orgoglio anche dall’Anpi Nazionale, che ieri ha espresso a Fiaccadori e all’Anpi reggiana le sue più sentite condoglianze. "Con Notari – prosegue Fiaccadori – l’Anpi di Reggio si è costituita parte civile nel processo, conclusosi nel 2011, per la strage di Cervarolo nella quale perirono 23 civili e il parroco don Battista Pigozzi. Giacomo non perse una udienza e condivise la gioia per la sentenza di condanna degli ufficiali della Divisione Herman Goring. Un atto di giustizia, seppur tardivo, atteso per troppo tempo".

"Giacomo Notari è stato l’ultimo partigiano presidente della nostra organizzazione – conclude –. In quest’ultimo periodo sono scomparsi tanti partigiani ma da loro abbiamo ereditato una organizzazione forte e sempre più impegnata a diffondere i temi della memoria tra le giovani generazioni". "Il suo insegnamento e quello di tutti i partigiani e le partigiane sarà per noi uno sprone a raccontare sempre la verità su ciò che è successo, anche le verità scomode, sulla storia della Resistenza, del fascismo e del nazismo in Italia. Che la terra Ti sia lieve, Giacomo. Un abbraccio forte a tua moglie Elsa e alle tue figlie Marina e Simonetta".