"Le organizzazioni sindacali (Oss) si erano opposte alla riapertura del punto di primo intervento, ritenendola economicamente insostenibile e poco efficace per la cittadinanza". A sostenerlo in una nota sono alcuni sindacati dei medici intervenendo sul tema della sanità a Scandiano dopo l’incontro della Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) in cui l’Ausl ha confermato l’apertura per i primi giorni di dicembre del Cau di Scandiano che affiancherà in orario 20-24 il punto di primo intervento operativo dalle 8 alle 20. Anaao-Assomed, Aaroi/Emac, Cimo, Cisl medici, Cgil medici, Fassid, Uilfpl e Fvm sottolineano che è "fondamentale un confronto costruttivo con le istituzioni per individuare soluzioni che rispondano ai reali bisogni della comunità, tenendo conto dei servizi già esistenti e della loro integrazione con le nuove strutture come i centri di assistenza unitaria (Cau). Le Oss rinnovano la propria disponibilità al dialogo e confronto sui temi afferenti alla sanità e chiediamo di essere ascoltati e non semplicemente informati".
Per il sindaco Matteo Nasciuti (foto) nell’incontro di giovedì della Conferenza territoriale sociosanitaria "è stato ribadito un concetto importante: la sanità di Scandiano non arretra. L’Ausl ha infatti confermato ufficialmente il mantenimento del punto di primo intervento al Magati almeno fino al maggio 2025 quando spetterà poi al Governo concedere o meno la possibilità di rinnovare il servizio. A partire da dicembre poi verrà attivato il nuovo centro di assistenza e urgenza che coprirà l’orario dalle 20 alle 24, garantendo così 16 ore di apertura totali lungo l’arco della giornata. Una scelta che era già stata indicata dalla Ctss del giugno 2023 e quindi viene confermata ancora una volta, smentendo quanto uscito pubblicamente nei giorni scorsi". Per Nasciuti questa apertura imminente sarà "l’occasione per tutti noi di sperimentare un nuovo strumento di medicina territoriale che altrove ha già ottenuto ottimi risultati e ha il pregio di alleggerire il pesante lavoro svolto dai nostri camici bianchi nei ps della provincia. La tenuta della sanità pubblica, in questi anni difficili, è una sfida che si può affrontare solo in un modo: tutti insieme".
Esprime invece grande preoccupazione il capogruppo dell’opposizione scandianese Giuseppe Pagliani: "Non siamo soddisfatti per le notizie emerse dal Ctss. Noi chiediamo l’apertura del ps almeno per i prossimi cinque anni e non fino a maggio 2025: hanno fissato una ‘scadenza’ troppo breve. Siamo assolutamente contrari: inizieremo con la raccolta firme per protestare e assicuro la mia ‘battaglia’ sul tema in Provincia", annuncia l’esponente del centrodestra.
Matteo Barca