CHIARA GABRIELLI
Cronaca

I rischi del fiume, parola all’esperto: "Mai sottovalutare la corrente, anche se si è bravi nuotatori"

L’ispettore dei vigili del fuoco Canovi: "Mai tuffarsi, spesso ci sono ostacoli invisibili dall’esterno. Il pericolo più grande è rappresentato dalle briglie, si crea un rullo che diventa una trappola mortale".

I rischi del fiume, parola all’esperto: "Mai sottovalutare la corrente, anche se si è bravi nuotatori"

I rischi del fiume, parola all’esperto: "Mai sottovalutare la corrente, anche se si è bravi nuotatori"

"Bisogna avere rispetto del fiume, così come di tutta la natura. Mai sottovalutare la corrente, anche se si è nuotatori esperti". Alle 14 di ieri è stato trovato il corpo di Giustino Danilo Colella, 19enne di Reggio Emilia: domenica, mentre stava facendo una grigliata con gli amici, si è tuffato ed è scomparso nell’Enza. Una vita giovanissima spazzata via in un istante. Diamo la parola all’esperto: Emanuele Canovi, ispettore anti incendi, prima per 15 anni vigile del fuoco operativo formato per il soccorso fluviale come Cra (contrasto rischio acquatico).

Ispettore Canovi, quanto sono pericolosi i fiumi?

"Specialmente in estate, rappresentano una fonte di refrigerio e richiamano tante persone ma purtroppo tutti gli anni ci troviamo a dover soccorrere qualcuno nel fiume".

Perché sono così rischiosi?

"Sono molti i pericoli intrinseci dei fiumi. Basta pensare agli incastri o alle rocce, che possono essere sotto il pelo dell’acqua ma invisibili da fuori. Si può battere la testa o ferirsi gravemente o essere trascinati o trattenuti dalla corrente, come forse in questo caso. E soprattutto non bisogna mai sottovalutare le correnti perché anche dove sembrano di poco conto possono essere molto pericolose, fino a diventare fatali".

Consigli per non rischiare.

"Mai tuffarsi in un fiume specialmente dove c’è molta acqua e dove c’è corrente. Meglio immergersi in zone segnalate come sicure. Il pericolo più grande sono le briglie (dove l’acqua fa un ‘salto’ e si forma una cascatella) perché si crea un rullo che è una trappola mortale. Laddove invece è permesso farlo, immergersi solo vicino alle rive. Altro aspetto importante è la temperatura dell’acqua, attenzione se è molto fredda, specie se si è molto accaldati. Con il fiume bisogna stare sempre molto attenti, anche laddove sembra basso e tranquillo".

Che fare in caso di difficoltà?

"Innanzitutto, mai avventuarsi da soli. In caso di pericolo, comunque, per prima cosa attivare subito i soccorsi tramite 115, 112, 118. Una volta dato l’allarme, i vigili del fuoco si portano in loco col personale formato per il soccorso fluviale. Questi sono i nuclei specializzati. Poi ci sono i nuclei specialistici, come quello sommozzatori. Loro possono operare sotto il pelo dell’acqua. Per la nostra regione ha sede a Bologna. A Reggio abbiamo un modulo Cra, comunque, con incluse vestizioni, attrezzature e natanti e tutto ciò che occorre per il soccorso fluviale. Ogni turno garantisce personale formato per il Cra".

Come funziona la ricerca di una persona dispersa nel fiume?

"Ogni caso è diverso da un altro. Ogni ricerca ha le sue peculiarità, nessuna è uguale a un’altra. Nel caso ad esempio di una persona che viene vista tuffarsi e sparire sotto il pelo dell’acqua, si analizza innanzitutto la situazione partendo dallo studio della morfologia del fiume, delle correnti e delle condizioni del momento, ad esempio se ci sono state alluvioni o forti piogge di recente. Se, infatti, l’acqua è torbida o ci sono detriti, si creano rischi e difficoltà oggettive perché viene a mancare la visibilità".

Poi?

"Partono le ricerche vere e proprie. Entrano in campo elicotteri e droni per la ricognizione aerea di quel tratto del fiume, si cerca di individuare dall’alto la persona. Ma la si cerca anche a piedi, formando squadre miste con vigili del fuoco e operatori della Protezione civile che sono formati per questo, come avvenuto a San Polo, con pattugliamenti sulle rive emiliana e parmense del fiume. Sul posto è presente anche l’unità di comando logistico. Dopo il coordinamento con i sommozzatori, si va quindi a cercare in determinati punti individuati".