"Da anni ormai il nostro amato e tranquillo paese è cambiato…". Comincia così una lettera aperta scritta da una mamma di Rolo, anche a nome di altri suoi compaesani, che lamenta una situazione sempre peggiore dal punto di vista della sicurezza sul territorio. "Da tempo i nostri figli sono vittime di attacchi di coetanei. Poi si è passati dalle mazze da cricket allo spray al peperoncino per estorcere denaro e non solo. Alle medie un ragazzo dimentica una giacca di valore, che viene rubata. Non era mai successo nella nostra scuola. Ragazzini che passano il tempo a incendiare, fare baccano, schiamazzi, mancare di rispetto ad adulti che fanno notare, giustamente, che i loro comportamenti non sono corretti".
"Occorre agire come si faceva quando noi eravamo ragazzi – continua – si va dai genitori, si emette una bella sanzione, si fanno pagare i danni, si comincia a fare capire a queste famiglie che regole e rispetto vengono prima di tutto. Ora apprendiamo di una famiglia che sarebbe dedita a situazioni sospette. Domenica mattina urla, sberle, calci a una donna scappata e inseguita dalla loro casa fino alla piazza. E poi l’attacco al bar, a dei nostri paesani, accusati di avere chiamato i carabinieri, arrivando perfino alle minacce con un coltello".
"Polizia locale, carabinieri, sindaco, assessori… devono fare qualcosa. Dobbiamo vedere del sangue? Dobbiamo vedere un nostro figlio pestato dal branco? Cosa c’è ancora da aspettare per essere protetti, perché tutte queste situazioni vengano gestite e risolte?"
Antonio Lecci