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I Lions ‘adottano’ 8 scuole "Attività sportive per tutti"

Il progetto coinvolgerà 300 studenti, con particolare attenzione ai disabili. I club reggiani finanzieranno i corsi di diverse discipline per i ragazzi

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di Lara Maria Ferrari

"Investire nell’educazione e nello sport di questi tempi suona rivoluzionario. Ma noi siamo una città rivoluzionaria, che ha impiegato 4 milioni di euro per bambini e ragazzi con disabilità", evidenzia Raffaella Curioni, assessore a Educazione e Conoscenza, alla presentazione della settima edizione di ‘Adotta una scuola’, iniziativa dedicata a studenti disabili sostenuta dai Lions Club reggiani e ideata da Lions Club International insieme al Comitato Italiano Paralimpico.

Nell’anno scolastico 2022-2023 il progetto coinvolgerà oltre 300 studenti, di cui circa 120 con disabilità e 200 normodotati, che usufruiranno di corsi speciali dedicati. Anche quest’anno undici Lions Club di Reggio e provincia sostengono l’attività che propone lezioni di educazione motoria e sportiva rivolte ad allievi disabili di scuole secondarie di secondo grado, a cui partecipano otto istituti, fra cui Galvani Iodi, Motti, Zanelli, liceo artistico Chierici, Gobetti di Scandiano, gli istituti comprensivi Fermi e Albert Einstein e Casa Gioia, centro diurno per studenti con disabilità cognitive.

"Questa è una grande opportunità formativa inclusiva, che non nascondo mi ha portato a momenti di commozione – apre Elena Carletti, vicepresidente della Provincia con delega alla Scuola – Sappiamo quanto i più fragili abbiano pagato il prezzo più alto della ‘dad’ e come l’età adolescenziale sia quella più esposta al rischio dispersione. Perciò non si tratta soltanto di un progetto, ma di un patrimonio condiviso per tutte le famiglie che vi partecipano. Mi auguro di ritrovarci fra un anno per l’ottava edizione".

"Avere ragazzi normodotati e disabili che praticano sport insieme: questa è inclusività", osserva Enrico Prandi, delegato Lions per il service Adotta una scuola, che aggiunge che "il Liceo Corso di Correggio ha chiesto di aderire". Insegnanti qualificati insieme al corpo docenti degli istituti e in coordinamento con il Comitato Italiano Paralimpico della Regione realizzano percorsi speciali di educazione motoria e sportiva, alternativi alle ore di educazione fisica, finalizzati all’autonomia e al benessere dei giovanissimi, senza oneri per le famiglie e scuole. Tante le discipline sportive in cui gli allievi potranno cimentarsi, fra cui nuoto, atletica leggera, avvicinamento al cavallo, tiro con l’arco, judo adattato, yoga e danza, sempre adeguate alle loro esigenze: "Quest’anno abbiamo aggiunto arrampicata, padel, baskin e bocce", ricorda Alessandro Munarini, presidente del Csi di Reggio.

"I ragazzi potranno scegliere lo sport che preferiscono, non soltanto quello che possono fare – aggiunge Curioni – Questa è un’integrazione scolastica che favorisce percorsi di autonomia per questi giovani".