REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Ho una figlia con problemi di salute, mia moglie non lavora: sono disperato"

Nickolae Varga: "Abbiamo dato tutto all’azienda, e questo è il ringraziamento"

Nickolae Varga, 42 anni, è uno dei 18 lavoratori che dal 10 di ottobre potrebbero essere licenziati dalla Movinlog spa

"Ho due bambine, una di 8 anni disabile, e l’altra che fa 2 anni a novembre e che stiamo sottoponendo ad accertamenti perché potrebbe avere la stessa patologia della grande. Mia moglie ha smesso l’anno scorso di lavorare: ha dovuto prendere questa decisione per riuscire seguirle".

Nickolae Varga, 42 anni, è uno dei 18 lavoratori che dal 10 di ottobre potrebbero essere licenziati dalla Movinlog spa.

D’origine rumena e residente a Villa Cella, dal 2012 lavora per ditte in appalto alla Grissin Bon: prima con la coop Eurologist, poi la Futurlog, quindi la Clinservice e adesso la Movinlog. "Negli ultimi 12 anni ho sempre lavorato nei magazzini della Grissin Bon – ci spiega – Sto pagando un mutuo ed è tutto sulle mie spalle, e lo sarà anche dopo perché mia moglie deve stare con le bimbe".

Il futuro? "Lo vedo grigio, molto grigio. Non so esattamente cosa dal 10 ottobre farò, probabilmente per un po’ sarò un cosiddetto ‘parassita della società’. Dovrò vivere sulle spalle degli altri contribuenti. È brutto da dire. Vorrei evitarlo, non l’ho mai fatto in precedenza, ma questa è la condizione in cui ci mettono". Chiediamo quale sia la sua mansione: "È molto riduttivo definirla mansione: carrellista, carico-scarico merci, stoccaggio magazzino, bolle, carica le bolle sul computer, controllare i viaggi… Tutto ciò che riguarda l’organizzazione della giornata lavorativa. Per questo siamo arrabbiati: per tutti questi anni a questa azienda abbiamo dato il massimo, l’anima. E adesso, di punto in bianco, ci lasciano a casa e vogliono cancellare tutto con un colpo di spugna. È brutto da parte loro, specialmente da un’azienda così importante".

Accanto a lui, con le bandiere dell’Adl Cobas, c’è Mustafà Elamiri, 58 anni: "Mi mancano quasi 10 anni alla pensione e sono in Grissin Bon dal maggio 2006; non voglio dover scegliere tra il lasciare il mio sindacato o avere un contratto. Ho quattro figli di 5, 13, 18 e 20 anni. Solo quest’ultimo lavora, gli altri studiano, mentre mia moglie fa la casalinga. Il mio stipendio - paga base di 3,38 euro all’ora - è importante. Se mi licenziano, non riusciremo a mantenerci con un solo stipendio: mio figlio più grande ha iniziato a lavorare da poco tempo".

Simile la condizione di Ali Arbi, 31 anni, di una famiglia giovane ed integrata: "Lavoro in Grissin Bon in appalto da 3 anni, e devo mantenere mia moglie, che fa lavoretti precari, e la nostra bambina di 1 anno e mezzo. Paghiamo 600 euro d’affitto al mese, il mio stipendio è fondamentale".

f.c.