REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Hai lasciato un vuoto enorme dentro di noi"

Folla al funerale del 28enne Matteo Giavarini, morto in un incidente in moto. Palloncini azzurri e rosa lasciati volare verso il cielo

"Hai lasciato un vuoto enorme dentro di noi"

Un silenzio irreale, nonostante una folla tra la chiesa e il sagrato esterno, la voce del sacerdote celebrante rotta dall’emozione, i "mormorii" della piccola Chiara, quasi a voler farsi sentire dal giovane papà, il ricordo commosso degli amici… hanno rappresentato l’addio a Matteo Giavarini, il meccanico di 28 anni, vittima venerdì di un drammatico incidente in moto.

Ieri pomeriggio, alla chiesa di Fosdondo, a Correggio, c’era tantissima gente ad accogliere il feretro, accompagnato dai familiari di Matteo: la moglie Denise, i genitori Ivan e Federica, il fratello Tommaso, i giovanissimi figli Marco e Chiara, gli altri parenti stretti in un dolore immenso.

"Perché siamo chiamati ad affrontare un simile dolore? Quanti interrogativi rimangono senza risposta. Il nostro linguaggio è insufficiente e inadeguato per poter rispondere", le parole di don Carlo Fantini, che ha presieduto la messa. Attorno alla bara, all’ingresso e durante la messa, si sono schierati i giovani della società sportiva Virtus.

La famiglia Giavarini, attraverso l’attività imprenditoriale con stazioni di servizio, revisioni e autonoleggio, ha sempre collaborato e contribuito allo sviluppo delle associazioni locali. E questo non è stato dimenticato nel momento del grave lutto che ha colpito persone conosciute e stimate da tutti. Presente anche il sindaco Fabio Testi, in rappresentanza delle istituzioni locali. Ma soprattutto c’erano gli amici di sempre di Matteo.

"C’eri sempre quando c’era bisogno. Siamo sempre stati un gruppo di amici, tutti diversi ma legati tra di noi", ha detto una ragazza. Qualcuno ha ricordato Matteo per il suo modo scherzoso di affrontare la vita. E poi una lettera di un ragazzo, che la famiglia ha voluto rendere pubblica. "Sei andato via e hai lasciato un vuoto enorme dentro di noi. Cerchiamo di guardare avanti, ma qui per ora ci sono solo lacrime. Manchi a tutti. Senza di te qui è tutto un po’ strano e po’ diverso. Eri un tenerone, una persona con gioia di vivere da vendere. Non dimenticherò mai la tua bontà. Mi lasci un dono speciale: la tua amicizia".

Dopo la messa ci si è ritrovati sul sagrato della chiesa per un lancio di palloncini azzurri e rosa, lasciati liberi di salire al Cielo col messaggio "Ciao Matteo". Un momento commovente, accompagnato da singhiozzi, lacrime e un fragoroso applauso.

Antonio Lecci