
I ragazzini hanno provocato i tifosi, fatto cadere una signora e poi rotto un vetro di un’auto. Gli ultras hanno reagito scatenando la caccia alla ‘baby gang’ tra schiaffi, calci e pugni
Reggio Emilia, 24 febbraio 2025 – La questura indaga sulla guerriglia che si è scatenata sabato pomeriggio fuori dallo stadio Città del Tricolore, al termine della partita Reggiana-Carrarese, tra ragazzini frequentatori del centro commerciale ‘I Petali’ e un gruppo di tifosi granata.
Al vaglio della Digos ci sono le immagini delle telecamere per stabilire responsabilità da una parte e dall’altra. Ma anche per ricostruire la dinamica.
Stando a quanto si apprende, a cominciare sono stati alcuni giovani che hanno provocato i tifosi che uscivano dalle tribune prima con sfottò e poi con insulti pesanti. Gli stessi ‘bulli’ (o ‘maranza’ come qualcuno li definisce in un tipico slang) hanno poi scatenato la reazione degli ultras quando una donna è caduta a terra dopo essere stata colpita da un ragazzino che sfrecciava in monopattino (e non inseguito dai tifosi, come erroneamente riportato ieri). Per i tifosi si è trattato di un gesto volontario (e qualcuno dice anche che “le ha dato una gomitata”), gli inquirenti stanno cercando di capire se si sia trattato di un caso fortuito. La signora si è ferita al naso, ma ha rifiutato il trasporto al pronto soccorso con l’ambulanza arrivata sul posto.
Da qui è partita una veemente caccia all’uomo da parte dei tifosi. Alcuni ragazzini sono stati raggiunti, presi a schiaffi, calci e pugni. Altri testimoni raccontano anche di un giovane della ‘baby gang’ che avrebbe tirato fuori persino un coltello. Solo l’intervento della polizia – arrivata con vari reparti e coadiuvati dai carabinieri – ha scongiurato il peggio. Tant’è che i provocatori sono stati caricati sulle Volanti per evitare loro il linciaggio. Una voltati portati in questura, sono stati identificati. Al momento non sono stati presi provvedimenti nei loro confronti, ma potrebbero arrivare a seguito degli sviluppi dell’indagine.
Un altro momento di altissima tensione, sul quale gli investigatori stanno cercando di fare luce, è la sassaiola sempre da parte del gruppo di giovani che ha danneggiato l’auto (nella foto centrale sopra) di un tifoso granata in via dell’Ortolane: vetri rotti e pietre che avrebbero sfiorato persino il conducente. Ora si temono vendette e rappresaglia, in un clima rovente. Ieri sono apparsi sui social messaggi di sfida da parte di alcuni giovani protagonisti delle intemperanze, ma anche minacce e accuse. La vicenda di sabato testimonia come ci sia un serio problema di ordine pubblico tra le due ‘fazioni’ all’uscita dallo stadio.
Non è infatti la prima volta che accade: tre anni fa ci fu un altro confronto serrato tra ‘baby gang’ e tifosi della Reggiana. “Sono anni che questi giovani balordi insultano chiunque indossi qualcosa di granata”, disse il Gruppo Vandelli in un comunicato stampa. Da quell’episodio arrivarono denunce da una parte e Daspo dall’altra. Ma anche di recente, in occasione del derby Sassuolo-Modena del dicembre scorso, fuori dal Mapei Stadium, si registrarono disordini tra gli ultras modenesi e un gruppo di ragazzini stranieri.
Un allarme sicurezza attorno allo stadio che il consigliere comunale di Forza Italia, Claudio Bassi, tramite un’interpellanza, “invita il Comune a risolvere”.