LARA MARIA FERRARI
Cronaca

Guercino e Reggio, il convegno

Nell’occasione della recente riapertura, dopo 11 anni, della Civica Pinacoteca di Cento con un nuovo allestimento che valorizza la più...

Nell’occasione della recente riapertura, dopo 11 anni, della Civica Pinacoteca di Cento con un nuovo allestimento che valorizza la più ampia collezione di opere del Guercino al mondo, stasera alle 18.30 nella Biblioteca delle Arti (piazza della Vittoria 5) si terrà l’incontro a ingresso libero ‘Guercino e Reggio Emilia’, con la partecipazione di Lorenzo Lorenzini (direttore della Civica Pinacoteca di Cento Il Guercino), Angelo Dallasta, (direttore Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Reggio e Guastalla), Odette D’Albo (conservatrice delle collezioni d’arte del Credito Emiliano) e Maria Montanari (Musei Civici di Reggio).

Il convegno vuole ripercorrere la storia e le vicende delle numerose opere realizzate dal pittore centese per la città di Reggio Emilia, per contribuire alla restituzione della poetica del grande artista. Dopo i grandi riconoscimenti nella Capitale ottenuti con la decorazione del Casino Ludovisi e con la grande pala del Seppellimento di Santa Petronilla, per la Basilica di San Pietro, il Guercino (al secolo Giovanni Francesco Barbieri), rientra a Cento, sua città natale. La ricca borghesia reggiana, ai suoi tempi, desiderosa di ottenere opere per il decoro di cappelle di famiglia ed edifici sacri, riconosce nel Guercino la mano di un grande artista e non tarda a elargire importanti commesse. È in questo clima di fervore culturale che giunge a Reggio tra il 1624 e il 1632 una serie di opere del pittore: dall’imponente Crocifissione della Ghiara ai tre dipinti della cappella Fiordibelli nel Duomo (due dei quali ora a Toulouse e Rouen), cui seguiranno il San Luca che mostra il dipinto con la Vergine, (ora a Kansas City) e il Sant’Apollinare della chiesa di Sant’Agostino. Solo a parziale risarcimento delle tante opere disperse o espatriate e conservate in musei stranieri, la nostra città si è arricchita di un importante quadro attualmente conservato nella collezione d’arte del Credem, una bellissima Sibilla Cimmeria, databile intorno al 1640.