ANTONIO LECCI
Cronaca

Tragedia sul lavoro a Guastalla, autista muore schiacciato da una ruspa in una cava. Ecco chi era la vittima

L’allarme alla cava di sabbia nella golena del Po è scattato intorno alle 9, inutili i soccorsi. Sindacati pronti ad un presidio davanti alla Prefettura contro le ‘morti bianche’

Il luogo dell'infortunio mortale

Guastalla (Reggio Emilia), 6 ottobre 2023 - Ancora una tragedia sul lavoro. Un autista di 68 anni è morto in un infortunio accaduto nell’area delle cave della impresa Bacchi, nella golena del Po, in via Baita a Guastalla. Verso le 9 è scattato l’allarme al 118, che ha fatto intervenire ambulanza, automedica, autoinfermieristica e vigili del fuoco. L’autista era nell’area vicina al camion, in attesa di essere caricato di sabbia. Nella fase di manovra, il conducente di una ruspa non deve essersi accorto della presenza dell’uomo e, forse in retromarcia, lo ha travolto, schiacciandolo con le ruote del pesante mezzo da lavoro. Il decesso del 68enne è stato praticamente immediato. Inutili i soccorsi.

La vittima si chiamava Claudio Piccinini. Originario di Santa Croce di Boretto, ma risiedeva da tempo a Cavriago. Era andato in pensione, ma continuava a collaborare per l’azienda dove stamattina l’incidente gli è costato la vita. 

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Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della locale caserma con i colleghi del nucleo operativo, per eseguire gli accertamenti insieme al personale del servizio di Medicina del lavoro. Sotto choc l’autista della ruspa e gli altri colleghi che erano al lavoro nella zona in cui si è verificato l’infortunio mortale. Il corpo della vittima, dopo i primi rilievi, come da prassi in questi casi, è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Si tratta del terzo grave incidente sul lavoro in tre giorni, dopo l’infortunio mortale a Olmo di Gattatico e quello di ieri in un cantiere a Reggio, dove un operaio è rimasto gravemente ferito. 

Presidio di protesta il 12 ottobre: “Tre infortuni gravissimi in tre giorni”

“Tre infortuni gravissimi, di cui due mortali, in tre giorni. Così non può continuare”. Cgil, Cisl e Uil denunciano la grave situazione rispetto alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che si sta verificando nella provincia di Reggio Emilia e lanciano un presidio di protesta davanti alla Prefettura, in Via Garibaldi, per giovedì 12 ottobre dalle 9 alle 12. “Istituzioni e associazioni datoriali non possono continuare ad ignorare che siamo nel mezzo di una situazione senza precedenti e che, come tale, merita interventi all'altezza della sua gravità. Dobbiamo fare, tra le altre cose, fronte comune per chiedere al Governo più ispettori sul territorio e miglioramenti organizzativi che mettano gli attuali nelle condizioni di procedere al meglio», spiegano i sindacati. Nel 2022 - ricordano Cgil, Cisl e Uil - è stata accertata la morte di 606 persone a causa di incidenti sul lavoro in Italia: una media di quasi due vittime al giorno, come ha attestato anche l'Inail. Non va meglio nel 2023 dove da gennaio a giugno sono state già 450 le denunce relative a episodi di infortuni mortali. A livello nazionale il fronte sindacale «è compatto nel chiedere finanziamenti al Governo e lo sblocco di due miliardi di euro che giacciono nelle casse dell'Inail e potrebbero essere spesi per finanziare la formazione su prevenzione e salute e sicurezza a partire dalle scuole”. Inoltre, “è necessario inasprire le sanzioni amministrative e penali nei confronti delle imprese che reiterano comportamenti in spregio alla sicurezza”. Cgil, Cisl e Uil puntano il dito anche sulla precarietà del lavoro e la deregolamentazione del sistema degli appalti.