CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Grave dopo il tuffo da venti metri: tremendo l’impatto con l’acqua alle Cascate del Golfarone

Villa Minozzo, il ragazzo reggiano di 24 anni ha riportato traumi al rachide cervicale e a una gamba, trasferito a Parma

Il soccorso alpino e speleologico Emilia Romagna alle cascate del Golfarone

Il soccorso alpino e speleologico Emilia Romagna alle cascate del Golfarone

Reggio Emilia, 15 luglio 2024 – Si tuffa da 20 metri di altezza: gravissimo ragazzo ventiquattrenne di Reggio Emilia. Grande paura, ieri nel primo pomeriggio, alle Cascate del Golfarone, nel territorio del comune di Villa Minozzo. La chiamata ai soccorsi è scattata attorno alle 15.30. Il ragazzo si è tuffato dall’alto, cadendo per circa una ventina di metri. Violentissimo l’impatto con l’acqua. Ha riportato diversi traumi, al rachide cervicale e a una gamba.

Sul luogo, che era molto affollato nella calda giornata di sole, sono arrivati i tecnici del Soccorso alpino e speleologico Emilia Romagna, con loro anche due medici: il ragazzo è stato stabilizzato ma per l’evacuazione si è scelto di ingaggiare EliPavullo in modo da poter procedere più velocemente al trasporto del paziente verso l’ospedale.

Il tuffo pericoloso alle Cascate del Golfarone, nel territorio del comune di Villa Minozzo
Il tuffo pericoloso alle Cascate del Golfarone, nel territorio del comune di Villa Minozzo

L’elisoccorso quindi, dopo aver sbarcato l’equipaggio tecnico-sanitario, che è stato supportato nelle operazioni dai tecnici del Soccorso Alpino, ha recuperato tramite verricello il giovane che è stato portato all’ospedale Maggiore di Parma in condizioni giudicate molto critiche. È stato ricoverato in serata in Rianimazione, in prognosi riservata, grave.

Non è il primo incidente che si registra in quella zona. Eppure alle Cascate del Golfarone è vietato tuffarsi, non si può nemmeno fare il bagno. Non si stanca di ricordarlo Elio Ivo Sassi, sindaco di Villa Minozzo: "Questi posti sono meravigliosi, luoghi ameni, nei giorni di bel tempo sono la meta preferita di migliaia di reggiani e modenesi – commenta il primo cittadino Sassi –, però bisogna fare attenzione. Non ci si può tuffare nè fare il bagno, è pericoloso e lo è in tutti i fiumi dell’Emilia Romagna. Con l’incoscienza e la leggerezza si rischia la vita, non è questo il modo di vivere la montagna in sicurezza. Sono tanti gli episodi che mi vengono in mente, recenti e passati. Abbiamo un territorio vasto 174 chilometri, bellissimo per rilassarsi e venire a prendere il fresco, ma si deve stare attenti. Non posso che ringraziare il Soccorso Alpino, i carabinieri forestali, i vigili del fuoco, la Croce Verde di Villa Minozzo e tutti coloro che dedicano tempo e impegno alla nostra montagna. Hanno grandi competenze e disponibilità per un territorio come questo, che necessita di continui interventi".

Moltissimi gli episodi di pericolo, più o meno gravi, che si sono susseguiti nella stessa zona. Due anni fa, nello stesso periodo, un ragazzo di Carpi, anche lui 24enne, si era tuffato alle cascate e aveva battuto la testa. Ad aprile scorso poi ad esempio, tanto per citare uno dei più recenti, due escursionisti, non riuscendo più ad andare avanti né indietro, considerate le abbondanti acque gelide per lo scioglimento delle nevi, hanno richiesto l’intervento dei soccorritori.