Max Mara, o per meglio dire (questa volta) Credem, torna nel mirino degli animalisti. Dopo il blitz di protesta nelle gallerie della Collezione Maramotti e i cori di dissenso davanti al negozio di via Emilia San Pietro, con tanto di megafono, ieri il gruppo Animal Defense League si è spostato di pochi metri, ma l’appello non cambia: "Le vostre pellicce sono sporche di sangue".
L’azione portata avanti da Adl prende il nome di campagna di pressione, ovvero una serie di manifestazioni e proteste rivolte sempre nei riguardi della stessa impresa allo scopo di ottenere un risultato specifico; una mossa che a livello internazionale ha già coinvolto il monopolio di Marc Jacobs, per esempio.
Ora tocca all’impero di Maramotti che, tra l’altro, si estende a Credem ed è ben lì, ieri pomeriggio sempre in via Emilia San Pietro, che si sono trovati gli animalisti con cartelli e cori, per chiedere lo stop della produzione di pellicce vere.