Andrea Governari, agente immobiliare per Casa In, del gruppo Iannò: come vede la situazione in centro, soprattutto lato commerciale?
"In generale, il centro è amato o odiato, senza vie di mezzo. Di sicuro molti elementi l’hanno reso meno attraente, a partire dalla crisi che ha fatto chiudere sempre più negozi fino alla poca accessibilità, che è un problema reale. Parlo per esempio della zona a traffico limitato, o dei parcheggi che sono pochi e troppo costosi".
Chi è oggi che cerca un affitto per un negozio in centro?
"Le uniche attività ormai sono quelle delle grandi catene, che hanno le spalle coperte economicamente e a quel punto diventa solo una questione d’immagine".
Di che cifre parliamo?
"Dipende molto dalla zona. Nelle vie meno frequentate siamo sui 500-700 euro al mese, mentre in via Emilia o vicino alle piazze dove c’è più giro si arriva tra i tre e i cinquemila euro".
Una bella differenza. E se qualcuno volesse vendere?
"Nessuno vuole mai vendere, per quello che vedo io. Quasi sempre si tratta di immobili ereditati e che possono rendere, perciò chi li ha se li tiene".
Ma se nessuno li prende in affitto, come fanno a rendere?
"È uno strano intreccio di interessi privati. Tantissimi dei proprietari che ho seguito non hanno voluto trattare sul prezzo dell’affitto, e questo ovviamente blocca tutto".
E come ci si può sbloccare?
"Introducendo agevolazioni fiscali per chi affitta a canoni più bassi, come un affitto a canone concordato ma per i commerciali. Oppure aumentando l’Imu per chi decide di tenere sfitto l’immobile. Sono tante le possibilità".