GIULIA BENEVENTI
Cronaca

Giunta interdisciplinare: "Dovremo dialogare tutti". De Franco lascia la Casa. Ai 5 Stelle l’Università

Ecco la squadra presentata ieri dal neo-sindaco Marco Massari "Ogni assessore condividerà con gli altri membrile proprie competenze". Alcune nuove deleghe: cura della città, elettromagnetismo ed economia urbana.

Giunta interdisciplinare: "Dovremo dialogare tutti". De Franco lascia la Casa. Ai 5 Stelle l’Università

Giunta interdisciplinare: "Dovremo dialogare tutti". De Franco lascia la Casa. Ai 5 Stelle l’Università

Quattro donne e sei uomini: la nuova squadra della giunta Massari è stata presentata ieri tra abbracci e applausi di giubilo nella Sala Rossa del Comune.

"Un buon gruppo, affiatato e motivato" sono le prime parole spese dal primo cittadino nei confronti dei suoi prediletti, promettendo "interlocuzione continua" anche con chi ha fatto parte della coalizione che l’ha portato al successo senza però riuscire a conquistare gli elettori e, quindi, nemmeno il posto in consiglio comunale. Il riferimento fa pensare in particolare a Sinistra in Comune, restata fuori per una manciata di voti, che ha già fatto sapere che vigilerà sull’operato della giunta.

La sorpresa non è certo vedere Lanfranco De Franco vice sindaco, quanto piuttosto notare la mole di deleghe che Massari ha tenuto per sé. Quella alla sanità è un atto praticamente dovuto, certo, così come legalità e sicurezza sono "temi cardine", dice lui, e in quanto tali da ricondurre al vertice; restano però altre sette deleghe, tra cui quella al bilancio.

Un bel mazzo che verosimilmente verrà riequilibrato in corso d’opera, ammette il sindaco. "Il nostro operato sarà trasversale, senza compartimenti stagni – premette Massari –. Ogni assessore condividerà con gli altri membri della giunta le proprie esperienze e competenze".

Già si nota sulla carta, collegando i puntini tra le varie deleghe. Annalisa Rabitti, assessora alla cultura nella giunta Vecchi, ora sarà assessora alla cura delle persone e tra le deleghe sbuca quella alle politiche per la casa, che negli ultimi cinque anni ha fatto capo a De Franco e mantiene di fatto un’affinità con l’assessorato di quest’ultimo ai lavori pubblici con delega ai progetti del Pnrr.

L’incarico di Rabitti fa il paio con quello assegnato a Davide Prandi, ingegnere informatico nominato assessore alla cura del territorio, al fine di valorizzare le zone periferiche del comune e rilanciare la partecipazione cittadina, ma anche di combattere il degrado. La sua delega alla gestione rifiuti, nodo fondamentale in tema di sostenibilità, risuona nelle mansioni affidate a Carlotta Bonvicini che prosegue sul suo tracciato di assessora alle politiche per il clima e alla mobilità sostenibile, così come l’assessorato di Carlo Pasini, ex direttore della divisione Rinnovabili di Iren, si fonde con l’obiettivo della transizione ecologica.

La tutela ambientale è dichiarata a chiare lettere pure nell’incarico dato a Roberto Neulichedl, con una delega ultrapotenziata che racchiude in sé la qualità dell’aria, l’inquinamento acustico, la tutela delle acque e persino l’elettromagnetismo, che si presume voglia andare incontro alla marea di comitati contro le antenne sorte in questi anni in città; il più votato tra i candidati del Movimento 5 Stelle sarà anche assessore all’università, delega via via più importante con l’incremento enorme degli iscritti al nostro ateneo in questi anni. Un paio di definizioni del tutto nuove figurano anche negli assessorati di Stefania Bondavalli e Marwa Mahmoud. La prima, dopo cinque anni in consiglio regionale sotto l’ala del Pd, sarà assessora allo sport e all’economia urbana, con delega al centro storico e al commercio. La seconda invece sarà il volto delle politiche educative, con delega a intercultura e diritti umani ma anche alla formazione profes-sionale.

"L’economia urbana identifica una visione più ampia – spiega Massari – che racchiude in sé sì il commercio ma anche il turismo, la cultura e il welfare". Quanto alle politiche educative "si concentrano su un capitale umano che è strategico per il nostro futuro – aggiunge – per riuscire a sconfiggere la paura e la rassegnazione che spesso affliggono le giovani generazioni".