Un minuto di rumore per Giulia Cecchettin: la manifestazione delle scuole a Reggio Emilia

Nell’atrio del liceo Moro, gli studenti hanno calato degli striscioni riportanti le parole di Elena Cecchettin, rompendo il silenzio con la registrazione dell’intervista della sorella della vittima

Reggio Emilia, 21 novembre 2023 – “Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto”. L’appello di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, è stato colto alla lettera dagli studenti del Collettivo Moro e del Collettivo Sociale Canossa. “Come in tante altre scuole d’Italia – hanno spiegato – stamattina è stato interrotto il minuto di silenzio indetto dal ministro Valditara”.

Lo striscione dei collettivi studenteschi fuori dal liceo Moro
Lo striscione dei collettivi studenteschi fuori dal liceo Moro

Nell’atrio del liceo Moro, gli studenti hanno calato degli striscioni riportanti le parole di Elena Cecchettin, rompendo il silenzio con la registrazione dell’intervista della sorella della vittima.

“Centinaia di studenti si sono uniti a noi, nei corridoi e persino sotto la pioggia. Abbiamo deciso di agire perché non è questo il momento di stare in silenzio, anzi, è il momento di farci sentire e di rivendicare la lotta transfemminista perché casi come quello di Giulia non si ripetano. Un minuto di silenzio non ci basta. La violenza di genere si combatte con l’educazione sessuale, affettiva e al consenso, che dovrebbe passare in primis nelle scuole. Il femminicidio è solo l’apice di una mentalità tossica e violenta, che viene alimentata dallo stesso silenzio omertoso. Per Giulia, per tutte le vittime di genere, non faremo altro che rumore!”.