DANIELE PETRONE
Cronaca

Giro d’Italia, cambia il percorso. Gombio stralciato, si sale a Casina

Si modifica la 12ª tappa (successiva all’arrivo di Castelnovo Monti) per la strada dissestata verso Trinità. A Felina la ‘deviazione’ di rotta: si passa per La Stella e poi si scende a Ciano per ‘l’inchino’ a Matilde.

Si modifica la 12ª tappa (successiva all’arrivo di Castelnovo Monti) per la strada dissestata verso Trinità. A Felina la ‘deviazione’ di rotta: si passa per La Stella e poi si scende a Ciano per ‘l’inchino’ a Matilde.

Si modifica la 12ª tappa (successiva all’arrivo di Castelnovo Monti) per la strada dissestata verso Trinità. A Felina la ‘deviazione’ di rotta: si passa per La Stella e poi si scende a Ciano per ‘l’inchino’ a Matilde.

Gombio e Trinità stralciati, con la carovana che entrerà invece a Casina. La gioia dell’arrivo del Giro d’Italia è sì per vedere i campioni del ciclismo passare sotto casa, ma contestualmente anche perché – stando ad un vecchi luogo comune che corre lungo i paesi – "rifanno finalmente le strade". Ma non è sempre vero, o quantomeno non è sempre possibile. La corsa rosa non può fare, implicitamente, i ‘miracoli’. Infatti il percorso della 12ª tappa del 22 maggio – con partenza da Modena e arrivo a Viadana (Mantova) con un altro passaggio nelle terre reggiane dopo il grande traguardo dell’11ª tappa del giorno precedente a Castelnovo Monti – quasi sicuramente subìra una modifica del tragitto. La colpa? La strada di Gombio (frazione del comune della Pietra di Bismantova) che non sarebbe stata giudicata in condizioni idonee negli ultimi sopralluoghi dall’organizzazione della kermesse ciclistica. E le tempistiche per il rifacimento dell’asfalto – che non è l’unico problema, ma bensì alcuni tratti franati e ritenuti troppo pericolosi per i corridori – sono strettissimi. Dunque, si cambierà rotta. E non è la prima volta dato che il percorso originario – prima dell’ufficializzazione della tappa – avrebbe previsto la salita al castello di Carpineti, ma anche qui la strada dissestata ha scombussolato i piani.

La tappa che parte da Modena si immetterà nel reggiano dopo Sassuolo, passando da Castellarano, Baiso e proseguendo per Carpineti (guardando solo all’insù il castello, passandoci di fatto sotto). Poi giù verso Felina ed è qui che cambia la rotta: non più Fariolo, Gombio e Trinità, ma si ‘devierà’ verso Casina (ancora da capire se salendo a Marola oppure passando per Branciglia-Pantano, mentre difficilmente si opterà per la Statale lungo le gallerie). Da qui l’ascesa verso il castello di Sarzano e a La Stella. Infine discesona verso Ciano per riprendere il tragitto previsto con ‘l’inchino’ alla contessa Matilde: Rossena, Canossa, San Polo, Borsea, Bergonzano, Quattro Castella, Bibbiano (con l’omaggio a Bruno Reverberi e alla sua Bardiani che tutti sperano sia grande protagonista di giornata, magari con una fuga da lontano), Montecchio e Sant’Ilario. Infine di corsa fino a Sorbolo e Brescello prima di sfociare nel mantovano verso il traguardo volante di Viadana.

Daniele Petrone