BENEDETTA SALSI
Cronaca

Giorgio Campanini è morto a Reggio Emilia, addio allo storico giornalista e volto amico

Aveva 82 anni e ha lottato per gli ultimi tre contro una brutta leucemia. Era ricoverato da 10 giorni al Santa Maria Nuova

Addio a Giorgio Campanini lo storico giornalista che per decenni ha raccontato la storia dei nostri territori, entrando col suo sorriso nelle case di tutti i reggiani

Addio a Giorgio Campanini lo storico giornalista che per decenni ha raccontato la storia dei nostri territori, entrando col suo sorriso nelle case di tutti i reggiani

Reggio Emilia, 6 agosto 2024 - Si è spento intorno alle 20,30 di oggi Giorgio Campanini, storico giornalista e volto amico di tutti i reggiani. E' morto a 82 anni dopo dopo aver lottato per gli ultimi tre contro una brutta leucemia che gli aveva compromesso il sistema immunitario; la polmonite contratta di recente ha poi minato definitivamente il suo fragile equilibrio.

Giorgio Campanini si è spento serenamente, tra l'affetto dei suoi cari. Era ricoverato da dieci giorni al Santa Maria Nuova. Giornalista professionista, ha iniziato la sua carriera come tipografo alla Gazzetta di Parma, per poi diventarne una delle firme delle cronache sportive. In carriera ha lavorato come collaboratore alla Gazzetta di Parma, alla Gazzetta di Reggio e al Resto del Carlino, occupandosi principalmente delle sorti della Reggiana.

Infine, era passato all'emittente televisiva Telereggio, dove per decenni ha continuato a seguire la squadra granata, oltre a curare le trasmissioni 'Buongiorno Reggio', 'Pianeta Cane' e 'la Mongolfiera': con quel suo pallone colorato che girava sui borghi dell'Appennino reggiano per descriverne le bellezze.

Per decenni Campanini ha raccontato la storia dei nostri territori, entrando col suo sorriso nelle case di tutti i reggiani. Nato a Montecchio il 25 maggio 1942, ha infatti sempre avuto la passione per la montagna ed è stato tra i fautori della traversata appenninica con le slitte 'Balla coi lupi'.

Proprio tre settimane fa aveva partecipato a una cena alla 'Montanara' di Miscoso, dove il sindaco di Ventasso gli aveva conferito la 'cittadinanza onoraria del crinale' per tutto ciò che ha fatto per promuoverlo. "Per lui è stato il coronamento di un'intera vita", spiega commosso il figlio Simone. L'amata moglie Alfonsina Fantuzzi lo aveva lasciato tre anni fa, ma i figli Simone e Ilaria non gli hanno fatto mancare l'amore anche durante il calvario della malattia, assieme al suo cane dalmata Merlino, che lo ha accudito fino all'ultimo. Lascia gli adorati nipoti Gioele e Alessia e la bisnipote Sophie. Nelle prossime ore verrà allestita una camera ardente da Reverberi.