Gabrielli stronca tutti: "Non esiste la percezione, l’insicurezza è tale e basta. Esercito? Non funziona"

L’ex capo della polizia all’Isolato San Rocco: "I soldati costano e servono come una Ferrari al parco". E Massari smentisce la destra: "Non sarà mio consulente".

Gabrielli stronca tutti: "Non esiste la percezione, l’insicurezza è tale e basta. Esercito? Non funziona"

Gabrielli stronca tutti: "Non esiste la percezione, l’insicurezza è tale e basta. Esercito? Non funziona"

di Gabriele Gallo

A quattro giorni dalle Amministrative il centrosinistra pare abbandonare, in tema di sicurezza, l’adagio di precedenti giunte: "sono percezioni", per passare a quello tratteggiato dal candidato civico, a trazione Pd e alleati, Marco Massari: "La sicurezza non è di destra né di sinistra, tutti hanno diritto di camminare sicuri in ogni luogo della città. Non nasconderò né la realtà né i problemi". Parole pronunciate nel corso dell’evento organizzato ieri all’isolato San Rocco, teatro anche nel recente passato di numerosi atti di degrado, a cui è intervenuto l’ex Capo della Polizia Franco Gabrielli. Un pezzo da novanta tra i ‘grand commis’ nel nostro Paese, che però non diventerà un consulente di Massari, qualora lo stesso diventasse sindaco. "Smentisco pubblicamente Tarquini (che citando l’evento piddino aveva affermato: “non credo che Reggio abbia bisogno di un consulente esterno“, ndr) non chiederò a Gabrielli di farmi da consulente, anche perché sennò Sala si arrabbia"; con riferimento all’attuale ruolo di delegato alla sicurezza del noto prefetto, a Milano. Gabrielli è intervenuto rispondendo alle numerose sollecitazioni arrivategli dai rappresentanti dei tanti comitati di cittadini: Marco Merola, portavoce di "miglioraRE", Alessandro Vassallo, del comitato di via Roma, Gianni Felici, "via IV novembre", Daniela Cattani, esercente dell’isolato San Rocco, e Maura Vecchi in rappresentanza di "Ascoltare Santa Croce". Istanze a cui l’ex capo dell’Aise, i servizi segreti civili, ha risposto chhiarendo prima di tutto che "L’insicurezza non è percepita o reale, è insicurezza e basta. Se il cittadino si sente insicuro, non basta rispondergli con le statistiche. Ha poi sottolineato che "non è razzismo dire che la stragrande maggioranza di chi finisce in galera è straniero, è un fatto. Ma non perché sono più cattivi: non si è trovato il modo giusto per trasformare queste persone in risorse". Sottolineando che la sola repressione non basta, Gabrielli ha aggiunto che l’"approccio troppo buonista è come quello del medico pietoso che lascia andare l’arto in cancrena, e quindi bisogna affrontare le cose e non mettere la polvere sotto il tappeto". Scettico invece (anche se Massari sul tema ha ribadito di "non avere preclusioni") sull’uso dell’Esercito: "Ha funzione di solo presidio e costa un sacco di soldi. È come usare una Ferrari per fare il giro del parco".