BENEDETTA SALSI
Cronaca

Furto di insetti, bloccati in Sri Lanka: “Vittime di un tranello, speriamo intervenga l’ambasciata”

L’appello di Lucio Saltini, amico del medico condannato al pagamento di una multa da oltre 180mila euro. Il noto ortopedico e il figlio 28enne sono accusati di tentato contrabbando di insetti: in arresto da 4 mesi

Nel riquadro a sinistra il dottor Luigi Ferrari, 68 anni, condannato in Sri Lanka; sopra l’immagine degli insetti diffusa dai media locali; nel riquadro a destra l’entomologo Lucio Saltini

Nel riquadro a sinistra il dottor Luigi Ferrari, 68 anni, condannato in Sri Lanka; sopra l’immagine degli insetti diffusa dai media locali; nel riquadro a destra l’entomologo Lucio Saltini

Reggio Emilia, 12 settembre 2024 – Il dottor Ferrari non ha mai studiato le libellule in vita sua, temo sia vittima di un tranello. Ora pagherà per riuscire a tornare libero, si è dichiarato colpevole per questo. Non sapeva che ci fosse una legge nazionale che vietasse di prendere qualsiasi tipo di insetto. Spero che l’ambasciata lo aiuti a uscire da questo incubo, stanno rovinando una persona e una famiglia per un pugno di mosche”.

Lucio Saltini è il presidente del gruppo modenese Scienze Naturali, di cui fa parte anche il dottor Luigi Ferrari, arrestato assieme al figlio in Sri Lanka, con l’accusa di tentato contrabbando di centinaia di insetti. Saltini parla a cuore aperto dell’“assurda” vicenda che li sta travolgendo.

Il noto medico ortopedico e lo studente sono stati arrestati il 9 maggio scorso dalle guardie per la conservazione della fauna selvatica all’uscita della riserva naturale di Yala. All’interno dei loro zaini sarebbero stati trovati centinaia di insetti inseriti in barattoli di vetro, bustine e contenitori di cera. Da allora sono bloccati agli arresti nel Paese dell’Asia meridionale.

Nell’udienza che si è svolta nei giorni scorsi davanti alla pretura di Thissamaharama, stando a quanto riportano i media locali, il giudice ha condannato i due italiani al pagamento della multa (la più alta mai comminata dal Paese): 60 milioni di rupie dello Sri Lanka, l’equivalente di oltre 180mila euro. La somma dovrà essere saldata, stando a quanto disposto dal magistrato, entro il 29 settembre, altrimenti la pena si tramuterà in due anni di reclusione in carcere.

Luigi Ferrari è un notissimo chirurgo ortopedico specializzato nella cura dell’alluce valgo, che lavora in diverse cliniche private tra Reggio Emilia, Modena e Milano. Ma è anche un grande appassionato ed esperto di insetti, tanto da essere membro dell’associazione di entomologia modenese di cui è presidente, appunto, Saltini.

Le accuse per Ferrari e il figlio sono durissime. Stando alle indagini i due avrebbero pianificato tutto, utilizzando sostanze attrattive per catturare gli insetti e sacchettini di cera per preservarli chimicamente. In tutto l’ordinanza parla di 101 specie protette di farfalle e libellule illegalmente catturate, collezionate e trasportate.

“Ferrari l’ho sentito subito dopo la sentenza – spiega Saltini –. Mi ha spiegato di aver dovuto dichiararsi colpevole per chiudere la partita. È una disavventura folle, non posso usare altri termini... ” Racconta la versione data dal chirurgo. “Ci ha raccontato è che lui è stato perquisito all’uscita di un parco ed è stato trovato in possesso di farfalle. È stato in carcere due o tre settimane tempo che le analizzassero, ma non c’erano esemplari protetti”.

Esiste però una legge in Sri Lanka che vieta di prendere qualsiasi tipo di insetto, anche non protetto. “Ma lui non ne era a conoscenza... Una follia, davvero – prosegue Saltini –. Ci sono, temo, interessi privati. Ora gli contestano anche di aver preso libellule? Sono stupito perché lui non ha mai studiato le libellule. E comunque siamo al paradosso: non parliamo di insetti che hanno un valore commerciale, solo scientifico. Sono piccole falene a quanto mi ha detto. Lui ora si è impegnato a pagare. Spero solo che anche l’ambasciata là tenga conto della vicenda e gli dia una mano a uscire da questo incubo. Stanno rovinando una persona e una famiglia”.