
I militari all’interno del magazzino che il 33enne avrebbe usato per sistemare la merce rubata: un bottino da circa 120mila euro
Furti nelle aziende: un 33enne moldavo è nuovamente finito nei guai ed è stato ora denunciato per il reato continuato di ricettazione. Già a fine novembre era stato denunciato dai carabinieri di San Polo per furto continuato e aggravato.
Il 33enne avrebbe effettuato trasferte furtive a San Polo prendendo di mira sei aziende compiendo furti in serie per un valore di 120mila euro, rubando principalmente attrezzature edili, inverter e batterie da accumulo. Le indagini e i complessi accertamenti svolti dai militari dell’Arma di San Polo, in collaborazione con i colleghi del nucleo operativo della compagnia di Castelnovo Monti, consentivano di acquisire elementi di presunta responsabilità nei confronti del giovane moldavo.
I carabinieri avevano poi trovato la refurtiva durante una perquisizione all’interno di un capannone preso in locazione a Reggio dal presunto ladro seriale. La refurtiva era stata subito sequestrata.
Oggi, dopo ulteriori accertamenti, i militari sono riusciti a risalire ad ulteriori proprietari della refurtiva di cui ancora non si era accertata la proprietà. L’uomo, residente nel reggiano, è stato quindi denunciato alla Procura di Reggio per il reato continuato di ricettazione. Lo scorso 12 settembre era avvenuto il primo raid all’interno del parcheggio di un’azienda di San Polo in cui erano stati infranti i finestrini di cinque furgoni da dove nulla era stato però rubato. Grazie alle telecamere che immortalavano il responsabile, è stato possibile proseguire le indagini con alcuni particolari che poi si sono rivelati utili dall’analisi dei filmati di altre cinque aziende depredate nelle settimane successive e fino all’ultimo colpo del 16 novembre.
Nel corso delle altre intrusioni, i carabinieri sono riusciti a individuare l’auto e la targa utilizzata dal ladro anche grazie alle informazioni dei varchi comunali. Il 33enne aveva razziato costose attrezzature edili e agricole e in un caso perfino inverter elettrici e batteria di accumulo. Furti avvenuti non solo nel comune di San Polo. E’ emerso che i proprietari erano quattro ditte rispettivamente con sede a Comacchio (Ferrara), Modena, Camposampiero (Padova). La refurtiva è stata poi restituita.
Matteo Barca