Arcobaleno dopo la tempesta, nei cieli forzisti reggiani. L’annunciato coordinamento provinciale di due giorni fa ha partorito un raddoppio di buone intenzioni (ma qualche teso faccia a faccia c’è stato), dopo gli stracci volati nell’ultimo periodo, in particolare tra Fabio Filippi, candidato non eletto ma più votato, e il coordinatore provinciale Gianluca Nicolini. La presenza all’assise di Valentina Castaldini, appena rieletta in viale Aldo Moro e coordinatrice emiliana di Forza Italia, ha marcato un paio di condizioni ineludibili: unità e attenzione non più superficiale ai comitati. "Dobbiamo ripartire nella consapevolezza che esistono sensibilità anche diverse che hanno corso in queste Regionali – ha sottolineato –. E’ stato fatto un passo in avanti in più, rilanciamo il nostro ruolo rispetto ai comitati attivi, come quello del Mirabello, perché dobbiamo ricominciare a essere un partito che ha in mente soprattutto sicurezza e lavoro. Prima di Natale farò un incontro con tutte le persone che sono state candidate alle Regionali, è una fase di rinnovamento. A Reggio ho trovato una bella voglia di dialogo e confronto".
Per Castaldini sarebbe anche giunto il momento di votare i vertici di coordinamento. "Auspico che si arrivi a votarli. Prima ci saranno i congressi locali, tra dicembre e gennaio, poi la sfida successiva sarà quella dei coordinamenti regionali", l’aggiunta. Tra i presenti al summit di due giorni fa anche Giuseppe Pagliani. "Nulla di negativo, Forza Italia sta aumentando la sua capacità attrattiva, del resto abbiamo acquisito un nuovo consigliere comunale, Vito Ancone a Rubiera – sottolinea Pagliani –. Che il comprensorio delle ceramiche si arricchisca di un altro consigliere, dopo Anna Cigarini, è un fatto molto importante. Sono d’accordo con Cenini sull’apertura a centristi e civici: se vogliamo essere davvero alternativi, dobbiamo ascoltare i comitati cittadini, la criminalità si sta trasferendo da via Turri in zona Mirabello e Ospizio. Senza però mai tirarli per la giacca". Pagliani poi chiude così, spegnendo le voci su un diverbio con Davide Ganapini: "Il partito non è diviso in fazioni, c’è solo un costruttivo dibattito interno. Nulla con Ganapini".
Paolo Rosato