Se è vero che l’attacco ti fa vendere i biglietti, ma la difesa ti fa vincere le partite… la strada è quella giusta. La Pallacanestro Reggiana torna da Wroclaw con una vittoria importantissima in ottica qualificazione ‘Bcl’, ma soprattutto con una valigia che si arricchisce di nuove certezze. Tra queste c’è senza dubbio la capacità della squadra di coach Priftis di concedere poco, anzi pochissimo agli avversari. A dirlo non siamo noi – che abbiamo sempre avuto un ‘debole’ per i collettivi che si ‘divertono’ a imbrigliare gli avversari – ma lo certificano le statistiche che raccontano come l’arma più importante a disposizione dei biancorossi sia, appunto, tutta la fase difensiva. Tra campionato e ‘Basketball Champions League’, infatti, la Unahotels concede di media soltanto 74,75 punti ai propri avversari e in 4 degli 8 incontri giocati fino a qui (5 in Serie A e 3 in Coppa) è addirittura stata in gradi di tenerli sotto i 70 (67 Rytas, 67 Cremona prima dell’overtime, 64 Treviso e 65 Slask). Al contrario, l’unica squadra in grado di segnare tanto al cospetto di capitan Vitali è stata Trento (92 alla prima giornata), ma si tratta di un team attualmente imbattuto in campionato (5 su 5) e che sta viaggiando a livelli stellari un po’ per tutti.
La stessa sfida con Brescia - imbruttita da un parquet sostanzialmente inagibile e da un arbitraggio di pessimo livello guidato da Giovannetti – ne è stata una piccola dimostrazione nonostante la sconfitta, perché la Germani che segnava 98 punti di media ne ha realizzati ‘solo’ 80. Tant’è che Reggio, nonostante la fatica tremenda nel gestire la gara dopo il buonissimo avvio (16-5 dopo 5’) a tre minuti dalla fine ha comunque avuto in mano la palla del -7 che avrebbe riaperto i conti. Questa è una testimonianza fedele del fatto che la ‘nuova’ Unahotels non sarà magari scintillante in attacco (dove ci sono buoni margini di miglioramento), ma sta diventando una squadra solida e che se gioca ‘di sistema’, con equilibrio, sarà un cliente scomodo per tutti. Nella trasferta in Polonia ha dato segnali di risveglio anche Gombauld, fin qui il più deludente assieme a Cheatham; per fare l’ultimo salto di qualità serve ovviamente anche il loro contributo. Sistemati questi due profili, la Pallacanestro Reggiana avrà completato la propria messa a punto.