Fondi dalla Regione per combattere il dissesto

Nuovi interventi in Appennino per la sicurezza del territorio: ripristino opere idrauliche, consolidamento versanti, sistemazione strade. 27 interventi in arrivo in sei province dell’Emilia-Romagna. Priorità alla ricostruzione post-alluvione.

Via libera a nuovi interventi in Appennino per la sicurezza del territorio: ripristino di opere idrauliche danneggiate, consolidamento di versanti in frana, sistemazione di strade su cui gravano dissesti. E ancora: ricostruzione di difese spondali, al recupero del corretto e sicuro deflusso delle acque di fiumi e torrenti. Sono ventisette i nuovi interventi per la sicurezza del territorio in arrivo in sei province dell’Emilia-Romagna: Reggio, Piacenza, Parma, Modena, Ferrara.

Dei 27 interventi previsti, la maggior parte (23) sarà realizzata dagli Uffici territoriali dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, i restanti sono in capo agli enti locali. I maggiori stanziamenti sono andati ovviamente alle province dell’Emilia-Romagna maggiormente colpite dalle recenti alluvioni. Per quanto riguarda l’Appennino reggiano è stato disposto uno stanziamento di 240mila euro per consolidare e mettere in sicurezza l’abitato di Toano in prossimità della strada provinciale SP 8 che da Cerredolo prosegue per Toano e Quara.

Stanziati 180mila euro per l’intervento nel comune di Ventasso, in località Succiso: sarà recuperata la funzionalità delle opere idrauliche danneggiate, ricalibrata la sezione di deflusso del torrente Liocca e del reticolo minore, parte del bacino dell’Enza. Altri 180mila euro destinati a varie località dei bacini dei torrenti Secchiello e Cervarolo, sotto Villa Minozzo, dove sarà ripristinata la funzionalità delle opere idrauliche situate in diversi punti dei torrenti.

I lavori sono stati affidati all’Ufficio territoriale dell’Agenzia di Reggio Emilia e inizieranno quanto prima. "L’obiettivo è spendere fino all’ultimo euro avuto in seguito alla dichiarazione di stato di emergenza nazionale, perché nessuna risorsa destinata alla sicurezza del territorio vada perduta - spiega Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile-. Si è quindi proceduto a riprogrammare questi fondi, per permettere al più presto l’avvio di nuovi lavori".

s.b.