Il forte vento dei giorni scorsi ha provocato la caduta di due grosse branche di un Tiglio che vegeta nel triangolo di verde compreso tra via Paolo Davoli e via Monte Pasubio, proprio di fronte alla palestra. Sono intervenuti i vigli del fuoco che, non senza fatica, hanno liberato la sede stradale.
Particolare degno di nota: l’albero “vittima del fortunale” non è il più vecchio di questo spazio verde, anzi, insieme ad altri quattro della stessa specie, ha un’età che si aggira sui 60-70anni. Hanno resistito molto meglio invece due platani, questi sì secolari, testimoni di quello che nei primi anni del Novecento era il Parco Franchetti, dietro l’omonimo palazzo, in via Emilia Santo Stefano.
Per prevenire situazioni di rischio in occasione di eventi climatici estremi l’assessora del Comune Carlotta Bonvicini ha annunciato che a settembre partirà un monitoraggio del patrimonio del verde pubblico che stabilirà priorità di intervento.
E’ certamente buona cosa, ma crediamo che gli interventi sullo stato di salute e la cura degli alberi debbano essere continuativi e non partire sull’onda emotiva per tranquillizzare la cittadinanza sulla “pericolosità degli alberi”.
Visto poi che, come nel caso sopra annunciato, succede che questi episodi a volte siano “imprevedibili” è più che mai necessario iniziare il censimento di tutti gli alberi pubblici (con schede tecniche per ciascuno di essi) e di stanziare nel bilancio comunale una quota maggiore per il verde.
Ugo Pellini