Reggio Emilia, 8 ottobre 2024 – Nella tarda serata si sono manifestati gli effetti delle abbondanti precipitazioni in Appennino, in particolare con il torrente Enza che verso le 23 ha raggiunto la quota arancione, a circa dieci metri di quota al ponte di Sorbolo, tra Brescello e la provincia parmense. Si è dunque arrivati vicini alla soglia di 11 metri, che automaticamente porta alla chiusura precauzionale del ponte stradale e ferroviaria.
Per fortuna già a monte il livello dell’Enza iniziava a calare: a Sant’Ilario il torrente ha raggiunto il terzo livello di allerta, a circa venti centimetri oltre la quota rossa, per poi avviare un rapido decremento, rientrando sotto la quota rossa verso le 23. In calo, nelle stesse ore, la quota dell’Enza alle casse di espansione e in appenino, all’idrometro di Vetto e a quello di Selvanizza. Si è alzato anche il livello del Secchia, che in tarda serata all’altezza di Rubiera ha raggiunto la quota arancione per poi stabilizzarsi, mentre a monte iniziava un lento calo.
Nessun particolare problema dal Crostolo, con un innalzamento del livello, ma sempre rimasto sotto la prima soglia di attenzione. Il Po, alimentato soprattutto dalle abbondanti precipitazioni che parecchi problemi hanno provocato in Piemonte e in Lombardia, ha iniziato la sua crescita nel tardo pomeriggio: già a Ponte Becca, a Pavia, si è registrata una crescita evidente dalle 18,30, con una incremento di un metro in poco più di tre ore, ma con la situazione generale ancora ben sotto controllo. Il Po ha iniziato a salire di livello all’idrometro di Boretto dal pomeriggio, ma molto lentamente: verso le 23 era a circa 40 centimetri sotto lo zero, a notevole distanza dal livello di guardia, fissato ai 5,5 metri.