REDAZIONE REGGIO EMILIA

Finti carabinieri truffano pensionata. Identificati e denunciati due ventenni

"Sua nipote ha avuto un incidente, passiamo per la cauzione". Lei cade nel tranello, ma i vicini annotano la targa

I carabinieri di Baiso hanno raccolto alcune testimonianze fondamentali per risalire ai responsabili del reato, uno dei più vergognosi che si possano compiere

I carabinieri di Baiso hanno raccolto alcune testimonianze fondamentali per risalire ai responsabili del reato, uno dei più vergognosi che si possano compiere

Le truffe agli anziani non finiscono mai anche se le modalità si ripetono: la telefonata alla vittima designata, i titoli falsi ("sono un maresciallo dei carabinieri"), il racconto di un dramma mai accaduto a un familiare ("suo figlio/nipote ha avuto un incidente"), la richiesta di denaro o preziosi per una fantomatica ’cauzione’ (non prevista nel nostro ordinamento).

Sono le solite premesse per tentare truffe, come è appena capitato ad un’anziana di 86 anni che, contattata da un sedicente maresciallo dei carabinieri, è stata informata che la nipote aveva investito una donna incinta causando la morte del nascituro che sarebbe stata arrestata se non fosse stata pagata in suo favore una "cauzione" da consegnare al collega che da lì a poco si sarebbe presentato presso la sua abitazione.

Infatti un complice ha suonato alla porta dell’anziana facendosi dare 850 euro in contanti e monili in oro per poi dileguarsi. Quando l’anziana si è resa conto di essere rimasta vittima di una truffa, si è rivolta ai carabinieri della stazione di Baiso che hanno subito avviato le indagini riuscendo a identificare, grazie anche a preziose testimonianze, i presunti responsabili del raggiro: si tratta di due giovani di Napoli, di 21 e 20 anni.

Il fatto era accaduto in aprile. Per fortuna, l’auto con a bordo i due truffatori, vista girovagare nella zona, aveva destato il sospetto dei residenti, che avevano preso nota del numero di targa.

I carabinieri, grazie a quell’informazione, sono riusciti a risalire ai due truffatori, riconosciuti tramite le fotografie, di aver compiuto l’odioso reato.

E’ scattata così, da parte dei carabinieri di Baiso, la denuncia per truffa nei confronti dei due delinquenti.

Settimo Baisi