REDAZIONE REGGIO EMILIA

Ferrovia Reggio-Ciano, il Comitato boccia le proposte di Casella (Pd)

"Intervento impreciso e generalista, non esistono soluzioni semplici. Ma siamo interessati a confrontarci".

Ferrovia Reggio-Ciano, il Comitato boccia le proposte di Casella (Pd)

"Intervento impreciso e generalista, poiché non dice una parola sulle numerose carenze dell’infrastruttura ferroviaria e non contesta la miopia dell’attuale servizio: per la Reggio-Ciano (così come per altre linee regionali nelle medesime condizioni) non esistono soluzioni semplici".

Così il Comitato Mobilita Sostenibile, per voce del presidente Paolo Monti, contesta le proposte di Antonio Casella, responsabile della sezione tematica "Trasporti" del Pd.

Casella, presentando il gruppo di lavoro Dem, ha riassunto per sommi capi un progetto sui problemi della mobilità in Val d’Enza, presentato a suo tempo come "Emilia Coraggiosa". Il Comitato ora replica: "Siamo senz’altro interessati a confrontarci e a valutarlo approfonditamente". Ma nel merito contesta alcune soluzioni per la "convivenza" ferrovia-strade: "Concetti belli da dire (mobilità integrata ecc), ma non è chiaro come vengano tradotti nel concreto: il numero treni e gli orari della Reggio-Ciano sono praticamente gli stessi (con qualche peggioramento recente) da decenni, anche dopo l’elettrificazione".

Rispetto alle attese ai passaggi a livello, Monti ricorda che con il nuovo sistema Scmt "l’attesa al Pl della via Emilia non cambierebbe spostando la fermata a Parco Ottavi: il dispositivo che fa scattare la chiusura è collocato molto prima della fermata. Si dovrebbe cambiarne la posizione, ma richiederebbe la riprogettazione di tutto l’impianto e una nuova autorizzazione".

E poi aggiunge: "A chi potrebbe servire una fermata (al netto di aver investito risorse per costruirla circa 10-12 anni fa, senza mai attivarla) lontana da tutto, mentre quella sulla via Emilia consente lo scambio con le linee urbane 2, 8 e 11".

Ragionamento simile viene fatto per la fermata Bivio Barco: "Portare lo scambio dei bus a Barco qualcosa farebbe guadagnare sulla chiusura del Pl, ma solo per i treni verso Reggio. E portare i bus a Barco non è facile a causa delle strade strettissime che non consentono le manovre dei mezzi, o per la necessità di creare un piazzale di accesso dalla parte opposta della stazione".

Francesca Chilloni