FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Il femminicidio di Juana Cecilia, una tragedia annunciata

Ha subito stalking per mesi, è stata stuprata e accoltellata a morte dal suo ex. In tv ne parla la trasmissione di Rai3 ‘Amore Criminale’ condotta da Emma D'Aquino. La madre dell'assassino Mirko Genko era a sua volta stata uccisa dall'ex compagno

Juana Cecilia Loayza aveva 34 anni ed era peruviana

Juana Cecilia Loayza aveva 34 anni ed era peruviana

Reggio Emilia, 30 novembre 2023 – Lui, il parmigiano Mirko Genko, nonostante due condanne e tre denunce continuava a seguirla ovunque, a spiarla, a mandarle messaggi martellanti, a tentare di incontrarla per riallacciare una relazione ormai finita. Juana Cecilia Loayza, peruviana di 34 anni, era terrorizzata dallo stalker e cercava di vivere in modo appartato, ma la sera del 19 novembre 2021 si concesse un’uscita al pub. Furono le sue ultime ore.
Al rientro trovò Mirko appostato non lontano da casa: venne trascinata nel vicino parco di via Patti a Reggio Emilia, stuprata, strangolata e accoltellata a morte.
Il femminicidio di Juana Cecilia sarà stasera alle 21.20 al centro della terza puntata di “Amore Criminale”, la trasmissione di Rai3 condotta da Emma D'Aquino e realizzata in collaborazione con l’Arma dei carabinieri e la polizia di Stato, e con il patrocinio della Ministra delle Pari Opportunità.
La vicenda di Juana Cecilia e Genco è anche quella di due bambini: il figlioletto di lei, rimasto orfano a 2 anni, e di un uomo - lo stesso Genco - che non ha imparato nulla dalla violenza estrema vissuta da piccolo ma anzi l’ha fatta sua, replicandone il copione.
Durante l’infanzia infatti aveva vissuto per un periodo in strutture per minori quindi aveva subito il trauma dell’assassinio della madre, Alessia Della Pia, da parte del compagno tunisino Mohammed Jella.
Ed è proprio a causa di questa ferita infantile che Mirko Genco, oggi 25enne, ha ottenuto le attenuanti generiche ed è scampato la pena dell’ergastolo sia in Corte d’assise a Reggio Emilia che nel processo d’appello a Bologna, nonostante le richieste avanzate prima dalla pm Maria Rita Pantani poi dalla pg Antonella Scandellari.
Pochi giorni fa, il 22 novembre, la sua condanna è stata aumentata da 29 anni e 3 mesi a 30 anni, ma ha evitato il carcere a vita grazie alla concessione delle attenuanti generiche.
Quando Genko nel 2021 conobbe Juana Cecilia lavorava come rappresentante. In poco tempo i due iniziarono a frequentarsi, e lui si trasferì a casa della donna. Mirko era generoso e buono con il bimbo, ma aveva comportamenti aggressivi verso la compagna. Atteggiamenti ripetuti che spingono Juana Cecilia a interrompere la relazione dopo pochi mesi.
Ma lui non si rassegna: la segue, la spia, arriva a dormire nelle cantine di casa sua per non starle lontano. Non è nuovo allo stalking: lo aveva fatto anche con una precedente ex.
Ma Cecilia lo denuncia: lui viene arrestato due volte ma poi, patteggiando, torna in libertà con la condizionale.
Il primo arresto per atti persecutori è del 5 settembre: il giorno seguente, dopo la convalida dell’arresto, la scarcerazione con l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento.
Misura subito violata, tanto che il 10 settembre viene di nuovo arrestato, ottenendo il 23 settembre gli arresti domiciliari.
Infine, il 4 novembre la cessazione di tutte le misure cautelari.
Mirko è libero di ricominciare a perseguitare la ex, di portare a termine il suo progetto di distruzione e morte.