SETTIMO BAISI
Cronaca

Federico Pellini morto: a Toano fiaccolata degli amici per salutarlo

Domenica sera l’improvvisata manifestazione di dolore ha percorso la strada accanto alla camera ardente nell’oratorio

Federico Pellini, 20 anni, vittima domenica notte di un incidente

Toano (Reggio Emilia), 14 dicembre 2021 - Della tragedia di via dei Prevedelli, ne parla con angoscia don Alpino Gigli, 85 anni e da 55 parroco di Monzone, ora attivissimo collaboratore del parroco di Toano don Giancarlo Bertolini. "E’ un grande dolore per la famiglia e per tutti noi – afferma don Gigli – e solo a pronunciare il none Fede, come lo chiamavamo noi, mi viene un nodo alla gola. Io l’ho battezzato, gli ho fatto la prima comunione e l’ho accompagnato fino alla cresima, poi si sa che i giovani crescono e un po’ li perdiamo di vista. Fede però è sempre stato un bravo ragazzo, molto rispettoso, lavorava e studiava per realizzare i suoi sogni. Del resto tutta la famiglia si è sempre comportata bene, sia i genitori Enrico e Monica che i figli, a cominciare da Federico e quelli arrivati dopo di lui: Gionas, Rebecca e Sofia. Conosco tutti da una vita, ho celebrato il matrimonio dei nonni materni di Fede e dei suoi genitori. Domenica sono andato per una preghiera all’oratorio dei Prevedelli, dove è stata allestita la camera ardente di Fede e oggi il funerale, che Dio lo accolga".

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Giornata pesante ieri per la comunità di Toano, unita nel dolore alla famiglia di Federico Pellini: la mamma Monica e il papà Enrico, il fratello Gionas, le piccole sorelle Rebecca e Sofia. Una giornata di dolore e riflessioni senza risposte per la morte di Federico, solo una tragica fatalità accaduta nel pieno della notte mentre, alla guida della sua Fiat Panda, stava arrivando a casa: la macchina sbanda, abbatte la copertura di un pozzo, lui esce dall’auto e precipita nel pozzo. Una sequenza drammatica che non ha avuto testimoni, ma ricostruita dai soccorritori. Un contadino passato da lì domenica mattina presto ha notato la macchina finita contro la struttura del pozzo, ma non vedendo nessuno ha pensato che il conducente fosse andato a casa. Intanto si era fatto giorno il padre di Fede, Enrico, non avendolo visto tornare a casa si era recato al caseificio di Quara dove Federico lavorava per vedere se fosse andato direttamente sul lavoro. Alla risposta negativa del casaro, è stato un susseguirsi di domande e risposte fino all’arrivo dei soccorritori: Croce rossa, carabinieri e vigili del fuoco che hanno trovato il corpo di Fede in fondo al pozzo. Domenica moltissimi amici di Federico, stretti nel dolore, dopo avergli fatto visita alla camera ardente nell’antico oratorio dei Prevedelli, proprio vicino a casa sua, hanno improvvisato una fiaccolata nella strada accanto all’oratorio, un raggio di luce che nel silenzio faceva brilla negli occhi di ognuno di loro il ricordo più bello dell’amico Fede, tutti accompagnati da tanta commozione. Nessuno di loro ha voglia di parlare e anche oggi saranno uniti al funerale di Fede.