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Faye al punto di svolta: "Stagione decisiva". Le vacanze? "Sono andato a lezione di Nba"

Il centro, esploso lo scorso anno, non si vuole accontentare: "Sto lavorando su passaggi e tiri liberi. Aiuterò l’Unahotels a eccellere"

Mouhamed Faye, 19 anni

Mouhamed Faye, 19 anni

Quando sei nato non puoi più nasconderti, recita il titolo di un noto film. E Momo Faye, la scorsa stagione come giocatore di basket di alto livello non solo è nato, ma ha superato anche piuttosto in fretta l’adolescenza. Rivelandosi, all’esordio tra i professionisti, uno dei punti di forza della Unahotels e conquistando il premio di miglior under 22 della Serie A. Per il 19enne centro senegalese quella che sta per iniziare dovrebbe essere la stagione della consacrazione. "Sfiderà soprattutto se stesso" ha dichiarato di recente il Gm biancorosso Coldebella.

Faye, quest’anno la sua sfida sarà confermare le prestazioni dell’anno scorso. E’ d’accordo?

"Al 100%. Questa, per me, è la stagione decisiva per continuare a migliorare e per dimostrare di essere diventato davvero un giocatore di alto livello. Il mio obiettivo non è solo confermare quanto mostrato lo scorso anno, ma fare di più, alzare l’asticella del mio rendimento".

Per questo in estate si è concesso pochissime pause?

"Esatto. Sono state settimane particolari, ho lavorato davvero tantissimo. Dapprima ho partecipato all’Adidas Eurocamp di Treviso, poi sono andato negli Usa per svolgere numerosi work-out con diverse franchigie Nba, confrontandomi con i migliori prospetti del mondo".

Quali squadre l’hanno visionata?

"Oltre a Houston, sono stato nello Utah, coi Jazz, poi mi sono allenato coi Los Angeles Clippers, i Milwaukee Bucks e i Minnesota Timberwolves".

Che feedback ha ricevuto?

"Premesso che io sono andato là soprattutto per avere una prima esperienza concreta di confronto con il mondo Nba, mi hanno detto che ho fatto vedere cose buone ma che ci sono diversi aspetti in cui devo migliorare. Come è logico".

Ha lavorato anche a Reggio?

"Sì, parecchio. Col preparatore atletico Sandro Bencardino e con Francesco Ruffolo, sotto l’aspetto fisico; poi con Andrea Menozzi per curare quello tecnico. In questi giorni sto svolgendo allenamenti individuali con Marco Rossetti".

Ma non si è riposato proprio mai?

"Un po’ di vacanza l’ho fatta. Mentre ero negli Stati Uniti sono andato a trovare mia sorella, poi sono stato alcuni giorni in Senegal dai miei genitori e coi miei amici".

E’ stato detto che durante l’estate le sono arrivate offerte dirette. Dall’Europa o dall’Nba?

"So che qualcosa il mio agente ha ricevuto da team di Eurolega, ma io non ho voluto sapere niente. Anche perché lui stesso, la Pallacanestro Reggiana e il sottoscritto siamo stati sempre uniti su un punto: nessun dubbio che la stagione 2024/2025 io l’avrei fatta a Reggio. E con un solo obiettivo: crescere e aiutare Unahotels a raggiungere i migliori risultati".

Quando parla della sua crescita, nello specifico, cosa intende?

"Migliorare il mio stile di gioco: imparare a passare meglio la palla, specie dal post basso, e avere percentuali più alte nei tiri liberi. Poi sto lavorando anche sul prendere confidenza col tiro dalla media".

Gabriele Gallo