False fatture per 18 milioni: oltre venti indagati, quattro sono reggiani

Indagine della Guardia di Finanza: false fatture per 18 milioni, coinvolte 13 società e 24 persone in Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna. Arrestati due promotori dell'associazione a delinquere. Sequestro di un milione di euro.

False fatture per 18 milioni: oltre venti indagati, quattro sono reggiani

215mila euro in contanti lanciati dalla finestra ieri da alcuni indagati all’arrivo delle Fiamme Gialle. Perquisizioni anche a Casalgrande e Scandiano

False fatture per 18 milioni, anche per ripulire consistenti volumi di denaro. È quanto emerso da un’indagine svolta dalla Guardia di finanza di La Spezia che vede coinvolte 13 società dislocate in Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna e 24 persone di cui una originaria del Reggiano e tre residenti in provincia. Tutti e quattro sono indagati a piede libero: Luciano Mainoldi, nato a Collagna (Ventasso) e residente a La Spezia, Maurizio Scala, nato a La Spezia e residente a Cervarezza (Ventasso), oltre a Gianfranco Addamiano, barese, e Nawal Moughia, marocchino, entrambi residenti a Scandiano.

Le Fiamme Gialle hanno arrestato ieri due persone considerate promotrici di un’associazione a delinquere. Si tratta di Yuri Fergemberger, 41enne residente a Rapallo, e Paolo Spadoni, 54enne spezzino, accusati di emissioni di fatture per operazione inesistenti e omessa dichiarazione. L’inchiesta riguarda diverse società cartiere, intestate a fidati prestanome, tramite le quali i due avrebbero dato vita a un giro di false fatture per un ammontare, tra il 2022 ed il 2024, di quasi 18 milioni di euro.

Nel meccanismo criminale sarebbero coinvolte anche quattro persone cinesi, amministratori di società con sede a Prato, che avrebbero sfruttato le fatture da loro emesse nei confronti delle società cartiere per ripulire consistenti volumi di denaro. E proprio dalla casa in cui le Fiamme Gialle li avevano rintracciati, ieri i finanzieri si sono visti piovere addosso 215mila euro in contanti, lanciati dalla finestra. Addamiano, assieme a Fergemberger, Spadoni e altri due, sono indagati anche per ipotesi di truffa ai danni dello Stato per l’ottenimento di un finanziamento da 350mila euro: avrebbero attestato falsamente una serie di investimenti per lo sviluppo aziendale.

I militari hanno eseguito perquisizioni alla Spezia, Sarzana, Rapallo, Prato, Casalgrande, Scandiano, Fiorano Modenese e Sassuolo e al sequestro preventivo di circa un milione di euro, tra denaro contante, conti correnti, immobili e imbarcazioni.