Brescello (Reggio Emilia), 23 dicembre 2024 - E’ stata fatta brillare alle 13,55 la bomba che per oltre una settimana ha tenuto sotto tensione l’area al confine tra Brescello e Viadana, in particolare nella cittadina mantovana, dove per motivi di sicurezza sono state evacuate numerose abitazioni e aziende, le più vicine all’area in cui si trovava l’ordigno bellico della seconda guerra mondiale, rimasto inesploso per decenni e rinvenuto durante lavori alle arginature del Po, già sul versante lombardo del fiume ma geograficamente in territorio di Brescello. Il botto è stato sentito nitidamente fino a una decina di chilometri di distanza.
A coordinare le operazioni sono stati gli artificieri del Genio Pontieri di Piacenza. L’operazione di brillamento della bomba è stato preceduto in mattinata da un incontro a Brescello del Centro coordinamento soccorsi con rappresentanti di Prefettura, artificieri di Piacenza, carabinieri, polizia locale guardia di finanza, polizia di Stato, vigili del foco, Protezione civile, Aipo, oltre a Enel, Ireti e Snam. Presenti nell’area anche unità di soccorso con ambulanze e personale sanitario per far fronte a eventuali emergenze. Che per fortuna non ci sono state.
Alle ore 13 sono partite le operazioni di sicurezza degli artificieri per posizionare le cariche finalizzate ad effettuare la neutralizzazione dell’ordigno. Alle 13,55 è avvenuto il brillamento della bomba. E’ seguita l’ultima fase di controllo effettuata dai militati, con le operazioni concluse poco meno di un’ora dopo. Rientra così l’allarme così come cessa l’evacuazione a Viadana.