Esercizio abusivo della professione, odontotecnico a processo

Sotto accusa con lui anche due odontoiatri che gli avrebbero consentito di svolgere attività che non gli erano permesse

Per un odontotecnico e due odontoiatri si è aperto il processo nel quale sono chiamati a rispondere di esercizio abusivo della professione medica.

La vicenda giudiziaria nasce da un’indagine della guardia di finanza di Guastalla su uno studio medico a Luzzara, posto sotto sequestro nel 2018: secondo le risultanze investigative, qui da anni operava un odontotecnico, allora 50enne, che avrebbe svolto alcune azioni interdette a chi non è medico odontoiatra.

Sarebbero emerse violazioni fiscali e poi si sarebbe scoperto che l’odontotecnico si avvaleva di strumenti medici ed estendeva le sue prestazioni alle visite e al diretto intervento sui pazienti, che sarebbero stati ignari del fatto che lui non potesse fare quelle azioni.

Al termine degli accertamenti, le fiamme gialle hanno denunciato sia lui sia i due odontoiatri, uno reggiano e uno parmense, che operavano all’interno dello studio di Luzzara come direttore sanitario e come dentista, perché avrebbero consentito all’odontotecnico di fare attività a lui non permesse.

L’inchiesta è stata condotta dal pm Valentina Salvi. Nella prima udienza davanti al giudice Matteo Gambarati, si sono costituiti parte civile gli Ordini dei medici di Reggio e di Parma.

La difesa degli odontoiatri è affidata agli avvocati Claudio Silvestri e Mario L’Insalata, quella dell’odontotecnico agli avvocati Carmine Migale e Giovanni Tarquini.

I legali degli imputati hanno sollevato un’eccezione relativa agli Ordini professionali, sostenendo che quello di Reggio non potesse costituirsi contro l’odontotecnico. Il giudice ha deciso che l’Ordine reggiano potesse costituirsi anche verso l’odontotecnico, in quanto la vicenda appare lesiva dell’immagine dell’istituzione, mentre non ha ammesso quella dell’Ordine di Parma nei suoi confronti.

Entrambi gli Ordini sono invece parte civile verso i due medici dentisti. Durante l’udienza l’odontoiatria reggiano e odontotecnico hanno chiesto la sospensione del processo attraverso la messa alla prova. Il processo è stato rinviato a marzo perché il giudice vuole verificare il percorso che dovrebbe portare i due imputati a svolgere lavori di pubblica utilità.

Alessandra Codeluppi