
Giuseppe Pagliani, legale dell’Associazione Produttori. Sotto, l’assessore regionale Alessio Mammi
Reggio Emilia, 4 aprile 2025 – Vinta la battaglia legale sull’Erbazzone Reggiano Igp, ora è tutta in discesa la strada del riconoscimento dell’indicazione geografica protetta di questo straordinario “finger food” della tradizione reggiana. La Igp significherà tutela del prodotto, possibilità importanti di promozione e rispetto alle opportunità di mercato. Grande soddisfazione dell’assessore regionale Alessio Mammi: “Sono pronto a continuare ad impegnarmi in sede europea per continuare a seguire al meglio l’iter e poter conseguire il risultato che i produttori e tutta la comunità reggiana si aspettano”. Enorme la soddisfazione dell’Associazione di Produttori dell’erbazzone reggiano, assistiti avvocati Giuseppe Pagliani e Gianluca Dallari nella disputa giudiziaria contro Sfoglia Torino srl, che aveva assorbito il marchio reggiano Righi.
L’azienda piemontese ha scelto di accordarsi con i reggiani “con una scelta che valutiamo come fortemente costruttiva e positiva - spiegano Pagliani e Dallari - Ha infatti rinunciato all’impugnazione della sentenza del Tar del Lazio al Consiglio di Stato”. Il verdetto dava ragione ai reggiani, che sostenevano che non possono fregiarsi della definizione di “erbazzone reggiano” torte salate prodotte al di fuori della nostra provincia. I legali ringraziano anche il Ministero che in soli due giorni ha accolto l’accordo. Nel dettaglio, questo prevede che verrà concesso a Sfoglia Torino un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2028 in cui, usando anche ricette proprie, potrà produrre l’erbazzone sia in provincia di Reggio che a Buttigliera d’Asti.
“L’Associazione dei Produttori - spiegano i legali - ha avuto una grande tenacia e determinazione nel portare avanti un progetto che valorizza il prodotto tipico e premia tutto il territorio reggiano”. Pagliani e Dallari ringraziano anche i tecnici della Regione e del Ministero “senza il supporto dei quali il percorso sarebbe stato ancor più tortuoso. Ora rimaniamo in fiduciosa attesa del passaggio finale di riconoscimento dell’Igp della Commissione europea”. “Finalmente viene riportato al centro il giusto protagonismo dell’erbazzone e del suo territorio, il valore identitario che ha per tutta la comunità reggiana, il potenziale economico e produttivo di questo prodotto – commenta Mammi –. La Regione è sempre stata al fianco dell’associazione in questi mesi, anche per supportare al meglio l’iter”.