REDAZIONE REGGIO EMILIA

Ennesima morte sul lavoro. Schiacciato da una ruspa. Da pochi mesi era in pensione

Claudio Piccinini, 68 anni, è la seconda vittima in tre giorni nerissimi per la nostra provincia. Sotto choc il conducente del mezzo pesante, ma anche gli altri lavoratori della ditta Bacchi.

Ennesima morte sul lavoro. Schiacciato da una ruspa. Da pochi mesi era in pensione

Una settimana "nerissima" per il mondo del lavoro. Tre infortuni gravissimi, di cui due con esito mortale, in appena tre giorni. Il tutto in un anno, il 2023, che nel Reggiano non aveva ancora registrato nessun decesso sul lavoro. Ieri mattina l’ennesimo dramma, stavolta nell’area della pesatura della cava di sabbia dell’impresa Bacchi, in via Baita, nella golena di Guastalla. La vittima si chiamava Claudio Piccinini, 68 anni compiuti ad agosto, residente a Santa Croce di Boretto ma di fatto domiciliato a Cavriago. Ieri mattina, poco prima della 9, era arrivato alla Cava Bacchi per caricare il camion di sabbia. Pare che l’uomo avesse appena concluso la sistemazione del sostegno del telo che copre il cassone e stava tornando verso il deposito per riporre la scaletta appena usata. Proprio in quel momento era in manovra una ruspa, con l’autista – un cinquantenne residente nel Reggiano – che non si è accorto della presenza di Piccinini dietro di lui. E neppure il camionista si è accorto del movimento del mezzo. Forse nella fase di retromarcia la ruspa lo ha travolto, con le pesantissime ruote che lo hanno schiacciato sul terreno. Il decesso è stato immediato. Pochi istanti dopo ci si è accorti di quanto accaduto. E gli operatori presenti hanno dato l’allarme al 118. Sono arrivati in un baleno l’ambulanza della Croce rossa locale, l’autoinfermieristica, l’automedica, i vigili del fuoco. Ma la dinamica dell’infortunio ha reso inutile ogni tipo di soccorso. Sono arrivati anche i carabinieri di Guastalla e del nucleo investigativo, che hanno avviato gli accertamenti con il personale del servizio di Medicina del lavoro. Sotto choc il conducente della ruspa, ma anche gli altri lavoratori che erano nell’area della Cava, ieri mattina, al momento del dramma. Solo nella tarda mattinata gli operatori dell’agenzia Veronesi e Pederzoli hanno potuto recuperare il corpo, trasferito alla camera mortuaria dell’ospedale guastallese, ovviamente a disposizione della magistratura. Qui i familiari ieri pomeriggio hanno effettuato il rito del riconoscimento. Claudio Piccinini era in pensione, ma continuava a lavorare come autista. Da alcune settimane era alle dipendenze della società Bacchi di Boretto, in quanto ad agosto, per raggiunti limiti di età, aveva dovuto abbandonare la collaborazione con un’altra impresa di trasporti, per la quale guidava dei "bilici".

Antonio Lecci