Sono quasi 3,6 milioni i cittadini dell’Emilia-Romagna chiamati al voto, il 17 e 18 novembre, per l’elezione del presidente della Regione e dell’assemblea legislativa. Dai dati emersi a 45 giorni dalla chiamata alle urne, sono 3.580.529 gli aventi diritto al voto: 1.831.650 donne e 1.748.879 uomini. Le sezioni elettorali in regione sono 4.529 di cui oltre una quarantina quelle ospedaliere. I seggi nei 330 Comuni della regione resteranno aperti domenica 17 dalle 7 alle 23 e lunedì 18 dalle 7 alle 15: subito dopo la chiusura delle operazioni di voto inizierà lo scrutinio.
La Regione ha attivato pagine informative sulle modalità di voto sul sito internet dell’ente pubblico.
Sono quattro i candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna: Elena Ugolini è sostenuta dal centrodestra, Michele de Pascale dalle forze di centrosinistra, Federico Serra rappresenta ’Pace Ambiente Lavoro’, mentre Luca Teodori è il candidato per ’Lealtà Coerenza Verità’.
Dunque, quasi 3,6 milioni di elettori in Emilia-Romagna ma, a fronte del recente risultato in Liguria, resta forte il rischio di una elevata astensione. Occorre capire quanti saranno i cittadini che si recheranno effettivamente alle urne.
Nel Reggiano sono chiamati al voto 207.359 uomini e 213.066 donne, per un totale di 420.425 cittadini. Nella città capoluogo gli elettori sono 128.592, di cui 62.686 uomini e 65.906 donne, per un totale di 160 seggi. A Scandiano gli aventi diritto al voto sono 21.344, a Correggio 19.886, a Casalgrande 15.351, a Castellarano 12.513, a Guastalla 11.829, a Rubiera 11.749, a Quattro Castella 10.943, a Castelnovo Monti sono 8.475. Fino ad arrivare al Comune più piccolo sul territorio provinciale, rappresentato da Vetto, con 1.563 elettori (800 uomini e 763 donne) con l’attivazione di tre seggi.