Guastalla (Reggio Emilia), 18 luglio 2024 – Non ce l’ha fatta Elisa Amadasi, la ragazzina di 13 anni che nove giorni fa era stata soccorsa in piscina a Guastalla, probabilmente dopo essere stata colpita da malore in vasca, mentre era col gruppo del campo estivo parrocchiale di Poviglio, il paese dove abitava. Da subito le sue condizioni erano apparse gravissime. Per le prime terapie di emergenza erano intervenuti i bagnini. A loro si erano aggiunti gli operatori dell’ambulanza, dell’autoinfermieristica, dell’automedica, raggiunti pure dall’elisoccorso di Parma.
Proprio a Parma la ragazzina era stata trasferita in elicottero, dopo aver ripreso le funzioni vitali, ma restando in condizioni disperate. Le conseguenze lasciate dal malore e dall’acqua ingerita non hanno permesso alcuna ripresa. E dopo otto giorni di coma, il suo cuore ha cessato di battere. Questa mattina è stato diagnosticato il decesso. In paese si era pregato molto per Elisa, anche con una veglia in una chiesa gremita di persone, guidata dal parroco don Alberto Nicelli, che si trovava proprio alla piscina guastallese, con i suoi ragazzi e gli educatori, al momento del dramma.
Il parroco, insieme al diacono della parrocchia, ha fatto visita ai genitori di Elisa, per portare conforto in questo momento terribile. La ragazzina, che aveva concluso la seconda media, lascia il padre Roberto, la madre Anna e una sorellina più piccola. Quando si è diffusa la notizia in paese, sono stati subito moltissimi i messaggi di cordoglio indirizzati ai familiari di Elisa.
E oggi, in segno di lutto, è stata annullata anche la prima serata della sagra di San Sisto, in cui papà Roberto opera come volontario. La salma è a disposizione della magistratura in attesa di completare tutti gli accertamenti. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno recuperato le immagini della videosorveglianza della piscina per ricostruire esattamente quanto accaduto. Si attende il nulla osta per poter fissare i funerali.