ALESSANDRA CODELUPPI
Cronaca

Eletti, la moglie voleva separarsi

Ma non vi è certezza che l’intenzione fosse legata alla doppia vita del marito. Sabrina Guidetti ha ricordi nitidi sino all’ora di pranzo di quel terribile 24 aprile

Sabrina Guidetti, pare volesse la separazione dal marito Paolo Eletti

Sabrina Guidetti, pare volesse la separazione dal marito Paolo Eletti

San Martino in Rio (Reggio Emilia), 16 luglio 2021 - Per capire il movente della morte violenta di Paolo Eletti, il 58enne ucciso con cinque martellate alla testa nella sua casa di via Magnanini nella zona industriale di San Martino in Rio sabato 24 aprile, i carabinieri, coordinati dal pm Piera Giannusa, stanno scavando nella vita di coppia con la moglie Sabrina Guidetti, 54 anni. Gli inquirenti hanno scoperto che la vittima si riconosceva in una diversa identità di genere, e che praticava il crossdressing, cioè si travestiva nel sesso opposto: attraverso una pagina Facebook a lui ricondotta, in cui si presentava con un falso nome, il 58enne cercava relazioni extraconiugali con persone che condividessero le sue stesse preferenze. Secondo gli investigatori, il figlio Marco Eletti, 33 anni, avrebbe scoperto la vita segreta del padre: ne sarebbe rimasto sconvolto e il risentimento sarebbe esploso fino alle conseguenze estreme, quando lui, nel pomeriggio di sabato 24 aprile, lo avrebbe ucciso al culmine di una lite. Da quanto emerge dalla pagina Facebook, il padre esprimeva anche il suo desiderio di "esprimersi in modo libero" e qualche riflessione generale sul riconoscimento delle identità Lgbt, che secondo lui erano soggette a "repressione". Il giovane, grafico con la passione della scrittura di thriller, è detenuto in custodia cautelare nel carcere della Pulce, con le accuse di omicidio del padre, aggravato da premeditazione, futili motivi e parentela, ma anche di tentato omicidio della madre: Guidetti sarebbe prima stata intossicata da benzodiazepine e poi ferita a un polso. Ma ora emerge un’ulteriore particolare dei rapporti all’interno della famiglia, che probabilmente negli ultimi giorni erano diventati tesi: il giorno prima dell’omicidio, la donna si era infatti rivolta a un avvocato per discutere della separazione coniugale. Anche se al momento non appare evidente la connessione di questa scelta con la doppia vita del marito: si tratta di aspetti tuttora al vaglio degli investigatori. La difficoltà nella ricostruzione di quanto accaduto in quel tragico pomeriggio sta anche nel fatto che la donna avrebbe mantenuto il ricordo di quanto accaduto solo fino all’ora di pranzo, quando il figlio Marco raggiunse lei e il padre dalla sua casa di Sabbione, ma non di ciò che è accaduto dopo, probabilmente a causa dell’effetto delle sostanze che il figlio è accusato di averle somministrato. La donna, dimessa dall’ospedale un mese fa, sta seguendo una terapia di riabilitazione e di recente è stata risentita dal pm Cristina Piera Giannusa come persona informata sui fatti. Il suo avvocato Claudio Bassi dice che lei non ha accennato a una lite tra padre e figlio, forse perché quand’è avvenuta lei si era già addormentata. Eletti junior, invece, aveva raccontato di uno scontro sulla vendita della casa, su cui i genitori avevano idee diverse. Il 33enne non è stato ritenuto credibile dalla Procura che ha ravvisato diverse contraddizioni, mentre la difesa sostiene l’esistenza di elementi "a favore dell’indagato".