Una quindicina di testimonianze di docenti e alunni dell’istituto Canossa, dove Andrea Davoli ha insegnato prima di essere sospeso a seguito dell’arresto del 19 agosto. Le ha depositate il pubblico ministero Maria Rita Pantani durante l’udienza dell’incidente probatorio iniziato lunedì davanti al giudice delle indagini preliminari Silvia Guareschi. Il 52enne, ex educatore di Comunione e liberazione ed ex insegnante, è stato arrestato per l’ipotesi di violenza sessuale aggravata su una ragazza di 14 anni: un primo rapporto risale ad aprile, durante un seminario religioso a Viserbella, poi gli incontri intimi sarebbero proseguiti a Reggio.
La famiglia di lei ha scoperto tutto da alcune chat e ha sporto la denuncia sulla base della quale la Procura di Rimini ha avviato le indagini. Lui è stato prima sottoposto alla custodia cautelare in carcere a Pordenone, mentre adesso è a Verona. Il 52enne ha sostenuto che fosse stata la ragazzina a prendere l’iniziativa e che lei fosse consenziente, parole che hanno scatenato la rabbia dei genitori: la famiglia è assistita dall’avvocato Alessia Catenacci.
Oltre al Canossa, Davoli ha anche insegnato al liceo Iess e al liceo Moro. Da quanto trapela, dopo il primo approccio i due sarebbero visti soprattutto sull’auto dell’uomo quando la ragazza usciva da scuola. Lui l’avrebbe accompagnata anche a una gita scolastica. Ora il perito nominato dal gip, la psichiatra Margherita Forghieri, dovrà sottoporre la 14enne a un esame per valutare la sua capacità di testimoniare; stessa cosa per un’amica individuata come testimone. Il pm ha a propria volta nominato un consulente tecnico, la psicologa Rita Rossi. Intanto la difesa, affidata all’avvocato Liborio Cataliotti, esaminerà le quindici testimonianze depositate dal pm e poi deciderà se chiedere di nuovo i domiciliari, istanza che il Riesame aveva di recente bocciato.
Alessandra Codeluppi