BENEDETTA SALSI
Cronaca

Educatore di Cl in carcere, spuntano nuove testimonianze: "Approcci con altre minori"

La procura di Reggio Emilia continua a indagare su di Andrea Davoli accusato di violenza sessuale su una 14enne. Sarebbero emersi "atteggiamenti non adeguati nei confronti di diverse minorenni"

Sesso con una 14enne: a sinistra Andrea Davoli, a Destra la Gip SIlvia Guareschi

Sesso con una 14enne: a sinistra Andrea Davoli, a Destra la Gip SIlvia Guareschi

Reggio Emilia, 30 agosto 2023 – La procura di Reggio sta raccogliendo nuove testimonianze che ruotano attorno al caso di Andrea Davoli, l’educatore di Comunione e Liberazione arrestato il 19 agosto scorso con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una 14enne reggiana che gli era stata affidata dai genitori.

Ma ora, stando all’accusa, sarebbero emersi anche altri "atteggiamenti non adeguati nei confronti di altre minori". Rapporti che ora la magistratura vuole scandagliare, ascoltando nuove testimonianze.

L’uomo, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, avrebbe approfittato della sua influenza sulla ragazzina per poi abusarne: la prima volta in aprile, durante un ritiro spirituale a Viserbella (Rimini) in preparazione della Pasqua; ma i loro rapporti sarebbero poi avvenuti più volte anche Reggio e dopo alcuni momenti di preghiera.

Davoli si era difeso davanti al giudice dicendo di "aver ceduto dopo 15 anni di castità" (faceva infatti parte dei ’memores domini’ di Cl) e che si fosse instaurato un rapporto sentimentale "consenziente", con la 14enne che avrebbe "sempre preso per prima l’iniziativa". Parole definite "deliranti e infamanti" dalla famiglia della minorenne.

Il prof era inizialmente detenuto nel carcere di Pordenone, dopo essere stato trovato dai carabinieri a Caorle, in una casa di famiglia. Ora, però, è stato trasferito nella casa circondariale di Verona.

Nelle scorse ore è infatti arrivata la decisione del gip Silvia Guareschi che ha confermato la sua custodia in cella.

Secondo il giudice per le indagini preliminari "sussiste un fondato pericolo di reiterazione del reato" dato che l’indagato "non si rende conto della gravità di ciò che ha fatto e non ha l’autodisciplina necessaria al ruolo" per escludere "altri fatti e che altre ragazze possano essere contattate per coprire altre vicende".

L’educatore era anche un professore di religione in diversi istituti superiori della città: una volta esploso il caso, però, la diocesi gli ha revocato l’abilitazione all’insegnamento.

Il suo avvocato difensore, Liborio Cataliotti, ha già presentato il ricorso al tribunale del Riesame chiedendo di nuovo per lui gli arresti domiciliari. Secondo il legale, infatti, non ci sarebbe pericolo di reiterazione del reato dato che Davoli si è allontanato spontaneamente da Reggio una volta venuto a conoscenza dell’indagine e non ha più contattato la 14enne.