REDAZIONE REGGIO EMILIA

Due alloggi per gli ultimi. Dalla famiglia Salsi il dono alla comunità tramite don Dossetti

Gli appartamenti, di 80 metri quadrati ciascuno, sono arredati a nuovo "Così si dimostra nei fatti la vicinanza alle fasce più deboli" .

Gli appartamenti, di 80 metri quadrati ciascuno, sono arredati a nuovo "Così si dimostra nei fatti la vicinanza alle fasce più deboli" .

Gli appartamenti, di 80 metri quadrati ciascuno, sono arredati a nuovo "Così si dimostra nei fatti la vicinanza alle fasce più deboli" .

La famiglia Salsi tramite la società immobiliare Ca Vecia srl, decide di donare due appartamenti alla comunità tramite la Fondazione Solidarietà Reggiana gestita da don Giuseppe Dossetti. I due appartamenti, di circa 80 metri quadrati ciascuno e comprensivi di garage, si trovano nel comune di Reggio Emilia e sono stati completamente arredati a nuovo cercando di rendere gli ambienti più funzionali e confortevoli possibile. Il contratto di donazione è stato sottoscritto il 15 luglio alla presenza del notaio Brunori nella sede della Scat, azienda di cui la famiglia Salsi è proprietaria e che si occupa di commercializzazione di prodotti petroliferi da 90 anni, ed è anche proprietaria della rete di impianti di distribuzione a marchio Ego a Reggio Emilia e provincia.

La Fondazione Solidarietà Reggiana sostiene l’opera del Ceis in particolare cura la diffusione della cultura della solidarietà nella società reggiana. È un lungo rapporto di conoscenza, scambio, solidarietà quello che lega la famiglia Salsi proprietaria del gruppo e don Dossetti, che si è sempre contraddistinto per operosità, attenzione

alla comunità e alle esigenze delle fasce più deboli della nostra cittadinanza.

È per questa ragione che quando don Dossetti, in uno degli scambi usuali con la famiglia Salsi, ha espresso la necessità di ricercare degli alloggi per emarginati e persone in difficoltà, i signori Salsi hanno deciso di destinare i due appartamenti a questo nobile scopo.

"Un gesto che rende onore a una famiglia storica di imprenditori reggiani – si legge nalla nota –, non inusuali a queste azioni, che vuole dare il proprio contributo alla comunità a cui appartiene dimostrando nei fatti vicinanza alle sue fasce più deboli".