ANTONIO LECCI
Cronaca

Dramma in piscina. Si getta in acqua e va in arresto cardiaco. Rianimata tredicenne

È accaduto ieri attorno alle 10 nella struttura natatoria di Guastalla. La bimba è ricoverata in prognosi riservata al Maggiore di Parma.

Dramma in piscina. Si getta in acqua e va in arresto cardiaco. Rianimata tredicenne

Forse un malore, forse un trauma nell’effettuare un tuffo in acqua. Di certo c’è soltanto il fatto che, una volta entrata nella vasca, una ragazzina di 13 anni ha perso i sensi. E’ stata vista affiorare alcuni istanti per poi immergersi nuovamente. Una situazione che pochi secondi dopo ha insospettito i bagnini, intervenuti per portare la giovanissima bagnante all’asciutto, dove sono state avviate le pratiche rianimatorie a fronte di un arresto cardiaco.

E’ accaduto alle 10 di ieri mattina al Centro Le Piscine, a Pieve di Guastalla. Con i bagnini sono intervenute anche due infermiere dell’ospedale, in quel momento fuori servizio. E’ stato usato anche il defibrillatore della piscina. E dalla vicina sede di Croce rossa sono arrivati gli operatori con l’ambulanza con l’autoinfermieristica, l’automedica e l’elisoccorso di Parma, atterrato in un campetto accanto alle piscine.

La ragazzina è stata rianimata. Quando l’elicottero giallo del 118 ha lasciato Guastalla, la tredicenne aveva recuperato le funzioni vitali, ma in condizioni molto critiche. E’ stata ricoverata al Maggiore di Parma, in Rianimazione, con la prognosi che resta riservatissima.

I medici stanno cercando di accertare la causa della perdita di coscienza. Al Maggiore si sono precipitati anche i genitori della ragazzina, che ieri si trovava alle piscine di Guastalla per le attività del campo estivo parrocchiale di Poviglio. Con loro, ieri mattina, c’era anche il parroco, don Alberto Nicelli: "Ero appena arrivato con alcuni educatori in auto. Mentre eravamo all’ingresso, l’addetta alla cassa è stata chiamata per portare d’urgenza il defibrillatore alle piscine. In distanza – racconta – abbiamo capito che poteva trattarsi di uno dei nostri ragazzi. I medici si sono presi il tempo per poter effettuare valutazioni e attuare le adeguate terapie. A noi non resta che pregare e sperare…".

Da sottolineare la tempestività dei soccorsi: la reazione immediata dei bagnini, favoriti in quel momento dalla scarsa presenza di bagnanti in vasca, la presenza di infermiere esperte in rianimazione, il tempestivo arrivo di ambulanza e personale medico…