REDAZIONE REGGIO EMILIA

"Dovete venire a firmare per avere l’eredità" Banca rischia il processo, poi versa la somma

La banca tratteneva da mesi i soldi degli eredi, finché loro si sono rivolti a un avvocato Adusbef ottenendo subito quanto stavano reclamando invano: è successo a Correggio, dove la filiale di un istituto di credito stava bloccando una somma appartenente a una donna deceduta nel 2019, pretendendo che tutti gli eredi si recassero in filiale per apporre delle firme. Situazione che, secondo Adusbef, non è prevista da alcuna legge. Gli eredi chiedevano di avere il loro denaro senza ulteriori adempimenti. A nulla era servito scrivere mail bonarie, poi raccomandate via Pec, e nemmeno rivolgersi all’ufficio reclami della banca. L’istituto, per una forma di tutela, ha citato una non meglio precisata "norma di processo della banca in materia di successioni". Un’impiegata a marzo, in pieno lockdown, aveva persino suggerito di andare da un notaio per rilasciare una procura a terzi che si recasse in agenzia a firmare. Non è rimasta che la via giudiziaria: gli eredi – che nel frattempo hanno aperto un conto altrove – si sono rivolti all’avvocato Luca Scarpa (nella foto), referente dell’Adusbef per Modena e Reggio, che ha chiamato la banca in mediazione. A quel punto la banca ha accordato agli eredi il bonifico richiesto per mesi, purché rinunciassero alla causa, versando pure un simbolico rimborso spese.