Nella gara olimpica più internazionale di tutte, le batterie dei 100 metri donne, con anche la sanmarinese Alessandra Gasparelli o la rappresentante della Nuova Guinea Leonie Beu, due di Trinidad e Tobago, la nicaraguense Maria Carmona, la gambiana Bass Bittaye, solo per citarne alcune, è la nostra Zaynab Dosso a rappresentare l’Italia. E a rappresentarla come sa fare lei, con grinta e a testa alta, con una prestazione lontana dal suo miglior crono (11.30) ma che le garantisce il 3° posto in batteria e l’accesso diretto alle semifinali. Davanti a lei Julien Alfred (altro stato minuscolo, Santa Lucia) e la neozelandese Hobbs: "Avere la più veloce, la Alfred, in corsia nove, non è stato semplice – racconta Zaynab appena terminata la sua fatica –. Mi sono detta ‘parti forte e poi quando sei lì lì con lei vedi quello che succede’. Solo che dalla corsia due non la vedevo, son partita forte ma quelle vicino a me non stavano andando forte come me e le altre, la neozelandese e la Alfred, erano lontane, avevo confusione. Comunque ho raggiunto la semifinale, obiettivo centrato. Che versione di Zaynab vedrete qui a Parigi? Sicuramente sono molto matura, perché questa è un tipo di gara, domani (oggi, ndr) già un’altra, dovrò entrare con un atteggiamento diverso. So che posso fare qualsiasi cosa per giocarmi le mie carte in un anno che per me è stato di grande crescita, non è facile stare a un livello così alto". Infine la famiglia: "Non è venuto nessuno a tifarmi direttamente qui perché i prezzi sono folli – chiude la Dosso – così ho detto ai miei famigliari di stare a casa. Faremo una bella vacanza tutti insieme appena finite le Olimpiadi".
a.t.