Dossier, i collaboratori. Altri tre reggiani indagati

Oltre a Cornelli nelle carte un insegnante, una commerciante e una studentessa

Un insegnante con partita Iva 45enne, una commerciante 51enne, una studentessa 28enne. Sono i profili dei tre reggiani indagati a piede libero che avrebbero lavorato con Giulio Cornelli, il 38enne reggiano finito in manette nell’inchiesta sul dossieraggio della Dda di Milano e ora ai domiciliari. La sua Dag srls, con sede in via Gandhi, viene definita in un’informativa "società vuota che ha ragion d’essere solo per legalizzare i proventi illeciti di Cornelli e per far transitare il denaro verso soggetti compartecipi delle attività criminali del gruppo, quali la 51enne e il 45enne che si occupano dell’implementazione e dell’indicizzazione degli archivi segreti del gruppo". Davanti al gip, Cornelli ha preso le distanze dall’appartenenza al presunto sodalizio criminale e ora aspetta il responso del Riesame sulla misura cautelare. In un’informativa, si ripercorre dapprima quando negli uffici meneghini di Equalize, per gli inquirenti base delle attività illecite del gruppo, Samuele Calamucci, uno degli arrestati, illustrò a un indagato bresciano, il 10 febbraio 2023, il contenuto di alcuni dati nell’archivio della polizia anticrimine del Ros di Milano. Calamucci fa riferimento alla richiesta di cattura dell’imam Abu Omar. E poi chiede: "Il terrorismo cosa ti interessa? Te l’ho messa dentro, così vi fate gli occhi... il rapporto della Digos, le Brigate rosse, l’estrema destra!". E poi: "... questi dati se riusciamo a metterli dentro, noi ne abbiamo un archivio infinito... questa va beh è la Sacra corona, questa me l’ha data oggi... e anche la Camorra!", fino a citare "l’archivio Andreotti". Quattro giorni dopo, Cornelli chiama l’insegnante reggiano per dirgli che ha un lavoro da proporgli e anche il suo compenso. Poi è il 45enne a informare Cornelli dell’attività che fa per lui: "Sto lavorando un po’ ai tuoi file...". In marzo lo aggiorna sull’avanzamento dell’indicizzazione: "Allora... ho finito scadenze per la scuola la settimana scorsa... sto cercando di recuperare nel fine settimana... non ho fatto tante ore, però le sto segnando...". Il 27 aprile 2023 Cornelli lo interroga: "Tu stai andando avanti con i nomi, no?". E gli dice che sta pensando di incaricare anche un’altra figura: "Questi database che abbiamo noi sono la parte più, è un valore aggiunto importante, nel senso che è una cosa che nel mercato nessuno ha!". L’8 maggio 2023 in Equalize si riuniscono il 45enne, Calamucci, Cornelli e il bresciano. Cornelli presenta il 45enne così: "È il ragazzo che ti va ad aiutare sulle liste dei nomi che ti piacciono tanto!". E Calamucci ribatte: "Quello che sa tutti i nostri segreti!". Cornelli spiega il lavoro che fa il reggiano: "... Allora tu sai che abbiamo tanti nominativi tanti dati e diciamo non classificati... che dobbiamo classificare che sono appunto robe molto riservate...". Il 45enne dice che collabora con una scuola, che ha una partita Iva e che da giugno può aumentare la propria disponibilità. Calamucci lo invita a non tenere copia dei dati essendo riservati e il 45enne lo rassicura. Nel settembre 2023 Cornelli annuncia a Calamucci che, vista la mole di dati, ha assoldato anche una ragazza. Poi i due parlano di una denuncia a Como per accesso abusivo a sistemi informatici a carico di Giuliano Schiano – finanziere che avrebbe tratto informazioni dalla banca dati per 1.300 euro al mese – e un collega come lui in servizio alla Dia di Lecce. Cornelli dice di aver sentito Schiano che vorrebbe riprendere a lavorare per loro. E poi emerge che ha versato al docente 4.080 euro con fattura. La ragazza assoldata a cui lui fa riferimento è la 51enne commerciante. Il 23 luglio 2023 la donna dice a Cornelli di aver avuto difficoltà nel trovare i dati anagrafici di alcuni soggetti. Lei risulta assunta dal gruppo milanese: il 31 agosto Cornelli informa Calamucci che al secondo giorno di lavoro si è già occupata di 30 nominativi e la elogia per la rapidità. Da un dialogo tra la 51enne e Cornelli, emerge che sta indicizzando nomi e codici fiscali, per i quali guadagnerà 4mila euro. La studentessa risulta assunta per un breve periodo per integrare report con stati di famiglia e visure camerali. Cornelli le spiega il lavoro il 17 giugno 2023, precisando che le manderà tutti i file zippati su Telegram e raccomandandosi di salvare tutto su una chiavetta e di cancellare tutto finito il lavoro: "Non possono uscire dati perché andiamo nelle grane".

al. cod.