Reggio Emilia, 6 ottobre 2018 - È in corso in questi giorni, in un tratto di 2,5 chilometri della provinciale 12 che da Sant’Ilario porta a Montecchio, l’installazione di dissuasori acustico-visivi per gli animali e di un’apposita cartellonistica per gli automobilisti finalizzati a ridurre gli incidenti stradali causati dagli ungulati selvatici. Si tratta di un progetto sperimentale avviato nel 2015 dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con le Province di Reggio, Piacenza, Modena e Rimini, l'Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia occidentale e sotto la supervisione dell'Ispra, che è coordinato dallo Studio Geco, un’associazione professionale tra biologi di Arceto di Scandiano.
Quello sulla provinciale 12 è il secondo tratto individuato, anche sulla base delle statistiche di incidentalità rilevate dalla Polizia provinciale, in provincia di Reggio Emilia, dove in precedenza dissuasori e cartellonistica erano stati installati lungo la provinciale 23 tra Montecavolo e Roncolo, in comune di Quattro Castella.
Si tratta di dissuasori acustico-visivi di ultima generazione che prevedono sia l’utilizzo di luci a Led nella gamma visibile agli ungulati selvatici sia di dispositivi in grado di emettere segnali sonori.
Alimentati da un pannello fotovoltaico integrato e dotati di un sensore che viene eccitato dalla luce dei fari dei veicoli in avvicinamento, i dispositivi si attivano tra le due fasi crepuscolari (tramonto e alba) per tutta la notte al sopraggiungere dei veicoli, entrando in stand-by in assenza di mezzi in transito. Anche sulla provinciale 12 saranno poi posizionati particolari e grandi cartelli, con l'obiettivo di richiamare l'attenzione degli utenti sulla assoluta necessità di ridurre la velocità del proprio veicolo.
In Emilia-Romagna nel periodo 2000-2015 si sono registrate ben 3.770 collisioni tra veicoli e ungulati selvatici, quasi sempre (88% dei casi) caprioli, ma anche cinghiali, cervi e daini. Il progetto coordinato dallo Studio Geco prevede anche la misurazione della velocità di percorrenza degli automezzi, attraverso dispositivi radar, prima e dopo la posa dei cartelli, per valutare il grado di assuefazione dei conducenti ai cartelli dopo 2 e 6 mesi.